COMUNICATO STAMPA

Circa duecento “esodati” hanno affollato questa mattina il salone “Trentin” della Camera del Lavoro di Monza. Si è trattato di un’assemblea provinciale molto calda; molto partecipata nel numero ma anche nei temi: molti degli intervenuti si sono alternati al microfono raccontando le loro storie personali, descrivendo quella che sentono come un’ingiustizia profonda e costosa. Tra di loro qualcuno rischia decisamente di rimanere per un periodo senza reddito: senza indennità di mobilità e senza assegno di pensione.

L’inizio delle loro storie è simile: hanno sottoscritto un accordo di mobilità quando pensavano di raggiungere nel periodo coperto la loro pensione, il Governo ha spostato la data di pensionamento, i mesi di mobilità finiranno prima che scatti la data di pensionamento con i nuovi requisiti. In Italia il rischio riguarda tra i trecento e i quattrocentomila lavoratori (“nessuno, neppure l’Inps che dovrebbe farlo per missione, è in grado di definire con precisione il numero degli interessati” ha detto Elena Lattuada della Segreteria CGIL Lombardia) che, secondo il Segretario Generale della CGIL Maurizio Laini, “sono saliti volontariamente o sono stati spinti su un treno che poi si è arrestato in aperta campagna: sono stati spinti giù e invitati a proseguire a piedi. Da soli e senza un’indicazione. Si tratta di rispetto per le persone, di diritti e di regole: che credibilità può più avere un patto con lo Stato quando palesemente viene violato dalla Stato stesso in modo del tutto arbitrario”?

L’assemblea si era aperta con una relazione di Ezio Cigna, direttore dell’Inca CGIL di Monza, che ha reso un quadro (vedi slide allegate) della nuova normativa sulle pensioni che lascia gli “esodati” nell’incertezza. All’assemblea hanno partecipato per ascoltare l’on. Daniela Mazzuconi e Alessia Mosca, uniche a rispondere all’invito che la CGIL aveva inoltrato a tutti i parlamentari del territorio.

La CGIL ha rassicurato i lavoratori presenti sulla propria posizione, peraltro comune a CISL, UIL e UGL che, insieme, hanno indetto una manifestazione nazionale a Roma per venerdì 13 aprile: molti, tra i lavoratori intervenuti, hanno sottoscritto la loro partecipazione. Da Monza infatti partiranno alla volta di Roma per manifestare diversi pullman: per gli esodati e comunque per una revisione della cosiddetta riforma delle pensioni contenuta nel decreto “Salva Italia”: “c’è un problema di requisiti, di valore delle pensioni, di rapporto tra giovani e pensioni, di rivalutazione delle pensioni in atto. Per noi la partita non è finita e la mobilitazione del 13 è il primo atto di un movimento che è destinato a seguire l’iter parlamentare dei provvedimenti del Governo” aveva detto Dario Pirovano, della segreteria CGIL di Monza e Brianza, aprendo i lavori dell’assemblea (vedi foto allegate).”La CGIL da domani aprirà uno sportello specifico presso l’Inca dedicato a chi si trova nella scomoda posizione di “esodato” ha concluso Maurizio Laini.

Monza, 2 aprile 2012

CGIL Monza e Brianza

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