COMUNICATO STAMPA
Più di millecinquecento persone hanno risposto positivamente all’invito della CGIL di Monza e Brianza. Si sono ritrovate con bandiere e striscioni nel piazzale della Alcatel Lucent alle 14 in concomitanza con lo sciopero generale territoriale di quattro ore che la CGIL MB aveva dichiarato nei giorni scorsi. Non solo lavoratori meccanici quindi: tutte le categorie hanno animato la manifestazione, compresa una rappresentanza del Sindacato Pensionati.
Un’anticipazione del clima e della determinazione dei lavoratori si era del resto già avuta la mattina: le RSU della Giannetti ruote (Ceriano Laghetto) e della Elettrolux avevano scelto unitariamente di svolgere lo sciopero nella mattinata e circa trecento persone hanno partecipato ad un corteo nei pressi delle due aziende bloccando per qualche minuto il traffico stradale.
Ma già alle 14,15 dagli altoparlanti dell’auto dell’Organizzazione sul piazzale dell’Alcatel sono state diffuse le parole di Adriana Geppert, delegata della medesima azienda “I lavoratori di AL hanno apprezzato la convocazione su questo piazzale della manifestazione della CGIL: qui, la multinazionale franco americana prevede 400 esuberi entro il 2012. Qui dove c’è un lavoro eccellente di ricerca, di brevettazione di valore mondiale, di sviluppo di applicazioni tecnologiche d’avanguardia c’è una pesante preoccupazione per il posto di lavoro. Le decisioni di Alcatel rischiano di impoverire il sistema economico territoriale, ma peggio ancora di sottrarre a noi e poi ai nostri figli posti di lavoro buono, opportunità di esperienze professionali importanti, lavoro rivolto al futuro”.
E’ intervenuto poi il Segretario Generale della CGIL di Monza e Brianza, Maurizio Laini, che tra l’altro ha ribadito i motivi dello sciopero: “Siamo qui per l’articolo 18. La CGIL ha ottenuti risultati che non bastano. E’ stata sconfitta certamente la tentazione di cancellare l’art.18. Ma fino a che non sarà chiaro al paese che tutti i licenziamenti illegittimi sono sanzionati dal magistrato con il reintegro dei lavoratori la CGIL sarà in campo. Staremo tutti ben attenti al dibattito parlamentare.
Spingeremo, lotteremo, presseremo la politica perché non se lo scordi: non rinunciamo ad un diritto di civiltà”.
Il Segretario ha poi allargato l’analisi agli altri temi dello sciopero e ha detto: “Non siamo noi quelli dei diamanti, dei lingotti, dei soldi pubblici fatti sparire a milioni da questo o quel tesoriere. Non siamo noi quelli della politica sconfitta, delegittimata, ferita, che si nasconde dietro un governo tecnico che tecnico non è. Non siamo noi quelli che mandano avanti i tecnici per obbedire senza sporcarsi le mani alle lettere della BCE, ai diktat del FMI, alle invocazioni della Merkel.Noi siamo quelli che vogliono investimenti. Vogliono lavoro. Noi siamo quelli che vogliono che il paese torni a crescere. Noi siamo quelli che propongono che i grandi patrimoni e le rendite finanziarie paghino almeno una parte dei danni che hanno prodotto.
Gli esodati senza reddito – ha continuato Laini -, i precoci che aspetteranno la pensione fino a 67 anni, quelli che dovrebbero “pagare” centomila euro il loro diritto a ricongiungere i contributi per andare in pensione sono qui, anche nei nostri slogan. Ma tutti abbiamo il problema delle tasse: abbiamo fatto i conti dell’IMU; della benzina, delle tariffe dei servizi, del blocco della contrattazione…….. Siamo qui a chiedere con forza che si cambi davvero”.
Il corteo si è quindi mosso alla volta del rondò della tangenziale all’altezza dell’uscita per Vimercate: aperta dalle forze dell’ordine, dall’auto dell’Organizzazione che diffondeva musica intervallata da interventi di Matteo Casiraghi, Segretario Generale della FLAI CGIL, che ribadiva i temi della mobilitazione, la manifestazione ha sostato circa quaranta minuti sul rondò bloccando di fatto il traffico nelle due direzioni verso Lecco e verso Milano.
“Voglio esprimere la grande soddisfazione della CGIL di MB – conclude Maurizio Laini – perché lo sciopero si è rivelato sentito, partecipato e importante. La manifestazione è stata colorata, ordinata, necessari per richiamare i cittadini alla gravità della situazione, anche in Brianza”.
Monza, 20 aprile 2012