Di seguito una mia nota sulla vicenda della ex Celestica e relativa alliniziativa di lunedì 14 maggio 2012.

Lunedì 14 maggio dalle 10 presidio davanti la provincia in via T. Grossi a Monza

Tornano a farsi sentire le lavoratrici e i lavoratori di Bames e SEM (ex Celestica) in occasione della convocazione del tavolo istituzionale presso la provincia di Monza e Brianza ci sarà un presidio per riportare l’attenzione su una vicenda che rischia di finire male.

Il tempo sta passando terribilmente in fretta e gli ammortizzatori sociali, oltre a scadere, non bastano da soli a dare prospettiva alle lavoratrici e ai lavoratori che da troppo tempo sperano di rientrare a pieno titolo nel ciclo lavorativo e produttivo.

La giornata di lunedì 14 maggio servirà per fare il punto della situazione, sulle poche cose che si sono mosse in questo ultimo mese dopo l’ultimo incontro in Provincia dell’11 aprile scorso.

Bartolini ci deve dire se la risposta di Unicredit alla proposta di un progetto e di percorso individuato è positiva, perché nelle intenzioni si dovrebbe sbloccare l’aspetto relativo al necessario finanziamento dei lavori di sistemazione ed adeguamento degli spazi esistenti per consentire l’insediamento nel sito alle società che hanno annunciato l’interesse di volerlo fare.

E’ inoltre necessario che vengano presentate le società interessate ad insediarsi nel sito esistente, perché le informazioni ricevute sino ad oggi sono insufficienti, in maniera riservata abbiamo incontrato come OO. SS. una sola società.

L’unica reale novità ad oggi è data dalla società K314 che è disposta a rilevare le attività in dismissione di SEM e con cui si è aperto un tavolo di natura sindacale in merito ai piani industriali e alle condizioni economiche e normative nei confronti dei lavoratori di Bames e SEM che sono disposti ad assumere.

Dopo l’assemblea partecipata di metà aprile, forte è la preoccupazione dei lavoratori e lavoratrici di trovare in tempi rapidi le risposte ai problemi esistenti e agli esuberi che di fatto ci sono allo stato attuale all’interno delle due società a fronte dell’incapacità da parte della proprietà di trovare soluzioni in tal senso.

La loro attenzione è spostata sulle aziende che hanno manifestato l’interesse ad insediarsi nel sito di Vimercate per dare prospettiva e speranze al futuro di questa importante realtà produttiva ed industriale che però rimane legata alla risposta di Unicredit.

Bisognerà anche pensare ad eventuali alternative come quella di attivarsi per costruire un progetto alternativo che possa dare spazio a questa nuova re-industrializzazione.

Chiediamo quindi che si prefiguri “una road-map”, un percorso rapido e serrato di incontri con l’obiettivo di favorire le condizioni e l’insediamento di nuovi soggetti imprenditoriali, che possano realizzare iniziative produttive finalizzate alla re-industrializzazione del sito di Vimercate e nel contempo salvaguardare l’occupazione degli attuali 540 lavoratori.

Chiediamo alle istituzioni, se non arrivano (come temiamo) le risposte da Bartolini in tempi rapidissimi,

Fim, Fiom, le RSU, i lavoratori hanno creduto e credono alla re-industrializzazione ma al punto in cui siamo serve uno scatto d’orgoglio da parte di tutti anche dell’insieme delle istituzioni per ridare oggi fiducia alle lavoratrici e lavoratori presenti e dare una prospettiva anche alle generazioni future.

Non possiamo disperdere un patrimonio di conoscenze presente nel vimercatese, nella provincia di Monza e Brianza, va favorito lo sviluppo del Distretto Green Hi-Tech della Brianza-Est, con particolare attenzione al sito di Vimercate eccellenza per l’intera Lombardia.

Per queste ragioni la RSU di Bames e SEM con Fim e Fiom della Brianza hanno indetto quattro ore di sciopero e un presidio davanti la sede istituzionale della Provincia di Monza e Brianza a partire dalle ore 10 di lunedì 14 maggio 2012.


Cordiali saluti


Gigi Redaelli

Segretario generale Fim Cisl Brianza

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