Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ( PTCP)

adottato dal PdL e dalla Lega in Provincia

Bocciato di fatto dalla Regione per palese inadeguatezza.

Come la Variante al PGT di Monza.

Domenica e Lunedì  Votiamo e mandiamoli a casa, compreso Mandelli che è il loro paravento.

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Una ne fanno e una ne pensano, ma sempre in peggio. Intendo quelli del PdL e della Lega. In questo caso quelli che governano la Provincia di Monza  e Brianza.

L’11/1/2012 la Provincia invia il PTCP adottato alla Regione Lombardia perché alla stessa spetta condurre la verifica (art.17 della l.r.n12/2005) inerente il Piano Territoriale Regionale e lo stesso rispetto degli indirizzi regionali e della legge urbanistica etc.

Intanto il PTCP è stato adottato e sono state presentate ance numerose Osservazioni da parte delle Associazioni culturali ed ambientali presenti nel Territorio. Ho partecipato anch’io alla stessura di molte di queste ed avevamo rilevato aspetti palesemente in contrasto sia coi contenuti del Piano Territoriale regionale che della Legge 12 stessa, oltre a carenze palesi e contraddizioni  tra obiettivi e contenuti del PTCP stesso.

Il 9/5/2012 la Giunta regionale ha deliberato detta verifica che si compone di 42 pagine. Si è anche in questo caso ( si veda il parere regionale sulla Variante al PGT di Monza) di fatto bocciato il PTCP data l’entità delle carenze rilevate, l’imprecisione e confusione normativa, la dicotomia tra obiettivi e reali strumenti per raggiungerli.

Poco si salva e qui vogliamo solo accennare ad alcuni aspetti rilevanti come: Il Consumo di suolo dove si afferma che il PTCP dice vagamente di voler contenere detto consumo, ma nella realtà non da alcuna sera indicazione quantitativa ai Comuni perchè questo obiettivo venga perseguito; la tutela e valorizzazione delle aree agricole strategiche dove si ricorda che sino alla approvazione dei PGT comunali vanno adeguatamente tutelate (cosa che il PTCP non fa equiparando i vecchi PRG ai PGT non ancora fatti) o addirittura mettendo norme de tutto contraddittorie che vanificano detto obiettivo; sul mancato rispetto di contenuti del Piano Territoriale regionale e in particolare in riferimento degli adempimenti per l’EXPO 2015; l’inadeguatezza degli aspetti di valorizzazione e tutela del Paesaggio, le carenze relative al sistema del Verde e dei Servizi sovracomunali, alla insufficienza delle prospettive relative ai fabbisogni di alloggi sociali; Aspetti ambientali e idrogeologici,  etc. etc.

Insomma una frana. Vi ricordate le sparate della Provincia  ( PdL e Lega ) sulla tutela delle areeagircole, sul verde, sul consumo di suolo? Le minoranze e le Associazioni hanno detto che si raccontavano palle. Bene addesso lo dice la Regione. Come nel caso del Piano di Monza . L’origine di questo malcostume di dire una cosa e farne un’altra stà anche nell’aver teorizzato che le scelte sono tutte “trattabili” dando la stura a Piani discrezionali dove conta solo il rapporto tra alcuni personaggi politici e alcuni finanzieri e simili. L’urbanistica contrattata sino alle estreme conseguenze. Avevamo detto questo Atto adottato non ha neanche la digità di essere considerato una Relazione preparatoria al Piano e non certo un PTCP ( Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) vero. In questa situazione economico e sociale un serio Piano sarebbe di grande utilità per le imprese, per l’industria e per le scelte sociali ed economiche pubbliche. Costori ancora una volta stanno a giocare con quattro interessi immobiliari e ricattali ( contrattazione), politicamente parlando verso l’economia seria, e ce ne è tanta che aspetta una politica adeguata.

Monza che come detto nel PTCP è il terzo comune per consumo di suolo dopo Vedano e Lissone, pur avendo il Grande Parco storico  ha predisposto una Variante per milioni di metri cubi su aree libere ed agricole. Le ultime rimaste. Mandelli stà con costoro. Mandiamoli a casa e votiao Roberto Scanagatti.

Alfredo Viganò