Ciao,

mi segnalano che la nota riportata nella mail sottostante non è stata ricevuta.
Scusandomi per eventuali re-invii inoltro nuovamente.

http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/vimercate/2012/05/gli-errori-sui-conti.html

Francesco

-----Original Message----- From: Movimento Cinque Stelle
Sent: Monday, May 28, 2012 12:19 AM
To: frank_sarto@hotmail.com
Subject: Vimercate Update: GLI ERRORI SUI CONTI: Mangio il dessert, ma non lo pago!

Vimercate: GLI ERRORI SUI CONTI: Mangio il dessert, ma non lo pago!

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Che cosa significa la notizia comparsa in questi giorni sulla stampa che annuncia che il Comune di Vimercate rivuole indietro dai dipendenti due milioni e mezzo di euro?

Provo a spiegarlo meglio che posso, anche in modo approssimato, per permettere a tutti di farsi un'idea, per poi - volendo - approfondire.

Il compenso dei dipendenti comunali, oltre a delle voci che formano lo stipendio base, prevede anche degli incentivi alla produttività.
Gli incentivi alla produttività sono prelevati da un fondo che viene costituito ogni anno, secondo regole precise che ne determinano la somma massima, e vengono assegnati ai dipendenti sulla base di obiettivi specifici che devono raggiungere, e che vanno oltre la loro normale mansione (per la quale sono pagati con lo stipendio base).
Non si tratta di incentivi distribuiti a pioggia, ma di incentivi che vengono assegnati a fronte di una prestazione "extra" (ad esempio erogazione di mansioni oltre l'incarico contrattuale o esecuzione di progetti specifici non previsti dalla mansione contrattuale).
Senza entrare nel merito delle singole situazioni, ovvero delle singole prestazioni "extra" e relativo incentivo, si tratta quindi di un compenso specificatamente pattuito tra lavoratore e datore di lavoro in cambio di specifica prestazione.

Provo a fare un esempio: voi avete un ristorante, e io vengo a pattuire un pranzo completo tutti i giorni e ci troviamo daccordo per 10 euro al giorno, che è il costo base. Dopo un po' vengo a fare un'altra proposta: pago 15 euro al giorno (10 base + 5 di incentivo) se ad ogni pasto mi servite pesce e dessert. Voi accettate e da quel giorno io mangio pesce e dessert tutti i giorni, pagando i 15 euro pattuiti.
A fine anno vengo a dirvi che mi dovete indietro 3 dei 5 euro di incentivo che ho pagato in più ad ogni pranzo, perché in realtà io quei soldi per il pranzo non potevo pagarli, erano destinati ad altro, io potevo spendere solo 12 euro al giorno per il pranzo (10 di base + 2 di incentivo), quindi dovete restituirmi i 3 euro che non potevo permettermi!

MA IL PESCE E IL DESSERT ME LI SONO MANGIATI!!!!

La situazione quindi è diversa dal caso, ad esempio, dell'INPS che versa erroneamente una cifra superiore al dovuto ad un pensionato. In questo caso il pensionato non ha fatto niente per meritarsi quella cifra extra, e giustamente deve restituirla.

Nel caso del Comune invece la direzione del personale ha chiesto prestazioni in cambio di soldi che non aveva, e adesso, a prestazioni erogate, rivuole indietro i soldi!

Possiamo anche pensare di entrare nel merito del valore degli incentivi e delle prestazioni. Sarebbe come voler giudicare se 5 euro in più al giorno siano corretti per avere pesce e dessert a pranzo. Ma in ogni caso, se anche l'incentivo fosse sproporzionato rispetto alla prestazione, si tratterebbe di una colpa di chi ha concluso un accordo sballato, e questa colpa resterebbe comunque, anche se la cifra dell'incentivo fosse stata disponibile.

Verrebbe da dire che a questo punto sia un problema tutto interno al Comune.
Bisogna però tenere conto almeno di altri due aspetti.

Il primo è molto semplice: i soldi in questione sono i soldi dei cittadini. Chi li amministra deve dimostrare di avere le capacità per fare e decidere il meglio per i cittadini. I nostri amministratori hanno commesso questo enorme errore!

Il secondo riguarda l'uso che di questi soldi andava fatto. Da dove prende i soldi per il fondo incentivi il Comune? Questi soldi vengono presi in definitiva dai capitoli della spesa corrente, gli stessi che servono per pagare le bollette, le manutenzioni ordinarie, la cancelleria per gli uffici e altro OLTRE AI SERVIZI PER I CITTADINI.
La faccenda quindi ha risvolti diretti anche sulla spesa per i cittadini: se in 10 anni il Comune ha erogato ai dipendenti 2 milioni e mezzo di euro di troppo, questi soldi sono stati sottratti ad altre voci della spesa corrente! E visto che le bollette non si possono tagliare a piacimento, così come la cancelleria, la manutenzione ordinaria ecc. da dove sarà stata sottratta la maggior parte di questa somma?
In definitiva, è più che lecito considerare che questi soldi, o almeno la maggio parte, siano stati sottratti alle cifre destinate direttamente ai servizi ai cittadini.

2 milioni e mezzo in dieci anni ..... sono 250.000 euro l'anno.
Se penso che il Comune vuole a tutti i costi privatizzare il nido comunale per realizzare (a sua detta) un risparmio annuo che non arriva a 200.000 euro!
L'operazione nido dimostra che l'Amministrazione taglia di preferenza i servizi. Oltretutto questa Amministrazione sta conducendo l'operazione nido contro ogni logica, senza ammettere confronti aperti sulle finalità e le alternative, e nonostante sia stato dimostrato che economicamente non c'è giustificazione alcuna.
Ma saremmo arrivati a questa situazione disastrosa sui servizi se ogni anno, negli ultimi 10 anni, ci fossero stati 250.000 euro in più a disposizione sulla spesa corrente? E magari, se a gestirli ci fosse stato qualcuno in grado di fare bene i conti?

E allora? Come se ne esce?
Non certo richiedendo i soldi indietro (i lavoratori faranno ricorso, e molto probabilmente lo vinceranno, con l'Amministrazione che dovrà pagare con i soldi dei cittadini anche avvocati, processi ed eventuali danni).
Neppure aumentando a dismisura IMU, TARSU, IRPEF e tutte le tariffe dei servizi!. Saremmo nuovamente noi cittadini ad aver pagato sia l'errore che il suo recupero!

Prima di tutto: chi ha sbagliato deve riconoscere il proprio errore e trarne le conseguenze.
Più volte l'Amministrazione ha affermato che il Comune di Vimercate è gestito in modo impeccabile, senza errori, e soprattutto sui conti è stata proclamata l'assoluta infallibilità (invocata anche a proposito dell'asilo, senza nessuna disponibilità ad un confronto).
Chi si è dimostrato maldestro in questo modo e per così tanto tempo non può meritare la fiducia per continuare a gestire i nostri soldi.
Poi dobbiamo accertare l'entità delle singole responsabilità, di chi ha sbagliato nel fare i conti, di chi non ha controllato e di chi ha autorizzato. Accertate le responsabilità si deve procedere con il risarcimento, attingendo anche alle assicurazioni che coprono amministratori e dirigenti per gli errori che possono commettere.

Se questo non basta, bisogna anche attingere al fondo degli anni futuri. Il meccanismo prevede di azzerare il fondo per i prossimi anni e recuperare la cifra verso gli altri capitoli della spesa corrente (e quindi deve andare anche ai SERVIZI). Il meccanismo ha un minimo di equità nei confronti dei dipendenti: in sostanza non ci saranno più soldi extra per un po', ma almeno lo si sa in anticipo, quindi si può valutare se erogare prestazioni extra o no.

E speriamo che non ci siano altre sorprese oltre ai due milioni e mezzo....


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