Un ventina di dipendenti hanno deciso di continuare l'occupazione degli uffici direzionali, "desolatamente deserti" che danno anche un tragico senso di abbandono.
Con questo gesto vogliono richiamare l'attenzione sulla loro drammatica vicenda che sta durando da febbraio 2006 quando di fatto Celestica decise il suo disimpegno in Italia.
Una reindustrializzazione mai riuscita ed una situazione che rischia di diventare drammatica per gli oltre 500 dipendenti di queste realtà.
Il tempo sta drammaticamente passando e nei lavoratori vi è la consapevolezza che la situazione debba essere affrontata da tutti i soggetti coinvolti con maggiore deteminazione.
Bisogna dare una svolta e trovare rapidamente le risposte necessarie per dare prospettive occupazionali.
Gigi Redaelli