COMUNICATO SINDACALE

In data 23 maggio 2012 presso la sede delle associazioni imprenditoriali agricole si è
verificato un fatto che non ha precedenti nella storia delle relazioni industriali con le
controparti e nella storia dei rapporti sindacali con la FAI-CISL nel nostro territorio. Si è
sottoscritto il contratto Contratto Provinciale di Lavoro per gli operai agricoli e
florovivaisti con la sola firma di una organizzazione sindacale, la FAI-CISL, mentre la
FLAI-CGIL e la UILA-UIL non lo hanno sottoscritto.

Per quel che riguarda i motivi che ci hanno spinto a non firmare, questi sono di merito e di
metodo.

Dal punto di vista del metodo vi informiamo che insieme alla FAI-CISL e alla UILA-UIL si
è concordato di fare un percorso unitario, aspetto sempre evidenziato in tutti gli incontri.
Per concretizzare quanto deciso il patto verbale era di rispettare la sensibilità di tutti gli
attori, ricercando con la giusta pazienza, che ogni sindacalista deve sempre mettere in
pratica, i corretti equilibri per far si che tutto sia condiviso. Invece per ragioni non ancora
ben chiare abbiamo visto prevalere la supponenza delle proprie ragioni da parte di FAI
CISL, con atteggiamenti non consoni alla gestione di una trattativa.

Nella giornata del 21 maggio era previsto il nono incontro di trattativa e a causa dello
sciopero Nazionale di 8 ore del 22 maggio, contro la proposta di utilizzo dei voucher
(sospeso poi per i tragici eventi del terremoto) la FLAI-CGIL aveva chiesto alle controparti,
alla FAI-CISL e alla UILA-UIL il rinvio dell’incontro. Alla richiesta ha aderito la sola
UILA-UIL mentre la FAI-CISL, scimmiottando con ironia e arroganza lo sciopero, ha
respinto l’invito precisando che quell’ incontro si doveva svolgere a prescindere, trovando
la sponda favorevole nelle controparti (Confagricoltura, Coldiretti e CIA).

Pertanto nella giornata del 21 maggio la FAI-CISL, non curandosi delle ragioni di uno
sciopero importante del settore, si è seduta al tavolo di trattativa a discutere da sola con le
controparti, decidendo poi una convocazione per la giornata del 23 maggio senza
concordarla con la FLAI e la UILA.
A quel punto la FLAI-CGIL si è presentata comunque all’incontro del 23 maggio
registrando però che tutto era già stato concordato, tentando più volte di rispiegare, come
più volte ribadito a tutti gli incontri ed esplicitato fin dal 10 maggio alla FAI e alla UILA, la
sua posizione in merito alle criticità da noi individuate sul metodo per l’aumento salariale
registrando la stranezza che prima di trovare una risposta negativa della controparte,
questa sia arrivata dalla FAI-CISL.
Sul merito non crediamo che quanto concordato e dichiarato dai firmatari sia corretto e
coerente con quanto sottoscritto nel CCNL anche da FAI, UILA e dalle controparti.

• Hanno sottoscritto un CPL che non riconosce un aumento certo sul 2013 rimandando la
discussione a ottobre 2012 e questo è stato da noi più volte esplicitato che non ci trovava
d’accordo.
• L’aumento salariale parte da maggio senza riconoscere gli arretrati sui primi 4 mesi
dell’anno in corso o in alternativa l'una tantum.
• L’ultimo rinnovo prevedeva un aumento salariale nel biennio pari al 6,6% sulla
retribuzione, mentre con questo rinnovo siamo al 2,3 % per solo 8 mesi del 2012.
Rispetto al precedente quanto stanno perdendo e quanto perderanno i lavoratori ?
• Aver scelto invece di aumentare la percentuale del premio variabile (quindi spostando
risorse dal salario contrattuale) rispetto al quadriennio precedente (2008-2011) passando
dal 1% al 2% sul prossimo quadriennio (2012-2015) implica una perdita del valore
salariale perché questa voce non comporta incidenze sugli altri istituti contrattuali
(salario, TFR, 13°, ecc.) e non essendoci ad oggi la detassazione al 10% ma la tassazione
ordinaria (che può andare dal 23 al 27%) quanto rimarrà nelle buste paga dei lavoratori
quando percepiranno il valore economico del premio variabile ?
• Tutti i rinnovi contrattuali, per le regole che ci siamo dati, dovrebbero riuscire a
garantire (questo perché noi dovremmo fare la parte dei contrattualisti) miglioramenti
economici rispetto al precedente rinnovo.
• Per dare una giusta risposta ai lavoratori crediamo che a ottobre 2012, termine
individuato per decidere l’aumento salariale per il 2013, si dovrà discutere un aumento
pari al 4% circa per recuperare quanto perso per strada nei primi 4 mesi del 2012 e il
corretto recupero inflattivo dell’anno 2013 per la salvaguardia del potere d'acquisto
delle retribuzioni.

Ci domandiamo perché queste nostre osservazioni, perplessità, dubbi e contrarietà non
sono state tenute in considerazione dalla FAI-CISL !
Tutte queste cose sono state più volte ribadite e continuamente sollecitate e dal 10 maggio
tutti i giorni alla FAI-CISL, proponendogli di convincere le controparti ad accettare una
proposta che individuasse da subito la percentuale del biennio, suddividendo l’aumento
in diverse tranche come è prassi in altri rinnovi contrattuali.
Un rinnovo del CPL gestito, ma soprattutto concluso con una fretta mai vista, che
riteniamo da irresponsabili.

Nonostante quanto sopra ci vogliamo ancora impegnare affinché la trattativa possa
riprendere da subito per trovare la giusta sintesi e le giuste correzioni di un accordo che
non ha dato il giusto aumento economico alle lavoratrici e ai lavoratori del settore e per le
conseguenze che un accordo separato si potrebbero determinare.


Flai Cgil Flai Cgil Flai Cgil
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