Secondo Cescat-Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia e Aiaga-Associazione Italiana Amici Grandi Alberghi il giro d'affari del turismo si ridurrà mediamente del 2 % con tendenza al 3 % .
TURISMO IN ITALIA: E' IL QUINTO ANNO DI RECESSIONE: Meno 2/3 %
SIAMO TORNATI AL LIVELLO DI META’ ANNI ‘90
Dichiarazione del presidente di Assoedilizia. e di Aiaga Achille Colombo Clerici:
« Nonostante il turismo e le vacanze siano considerati in tutto il mondo bene di prima necessità e siano in crescita, (con "mercati" come quelli asiatici e cinese in particolare dalle enormi potenzialità) il settore in Italia e' in recessione.
A causa di una inadeguata politica di promozione e di sostegno e della crisi economica che colpisce il turismo domestico rappresentante ben il 60 % del totale.»
TENDENZE
- nel periodo luglio-settembre 2012 si reca in vacanza poco più del 40% degli italiani, a fronte del 48% del 2008.
Siamo tornati al livello della metà anni '90
- la media di permanenza in vacanza è di 12 giorni
- è incrementata la spesa media del vacanziere, oltre 900 euro rispetto ai circa 820 euro del 2011, a causa dell’aumento di ristoranti, carburanti, autostrade ecc.
Giro d’affari totale, circa 30 miliardi di euro- gli alberghi registrano un calo delle presenze del 12%, concentrate però negli esercizi di medio-alto livello.
Per contro gli hotel a 2 stelle hanno visto, rispetto al 2011, incrementi dal 6 al 16%.
Aumenti anche nelle presenze in case di affitto (dal 13 al 16%)
- la terziarizzazione delle vacanze degli italiani: ad agosto i vacanzieri per forza sono rimasti solo i lavoratori autonomi ed il loro indotto:
del settore terziario ( ad esempio liberi professionisti ) - piccoli e medi commercianti ( fanno eccezione gli stranieri soprattutto extracomunitari) - artigiani
- la vacanza scaglionata nel corso di tutto il periodo estivo prevalentemente per i lavoratori dipendenti.
La vacanza in agosto è aumentata dal 52 al 55%
- Mete. 64% al mare (prevalentemente in Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Calabria).
Buone notizie per la balneabilità delle nostre coste. Secondo l’ONT che riporta dati europei, l’Italia è al primo posto nel vecchio continente per chilometri di coste balneabili: 82,3%, più 7,3% del 2011, per un totale di oltre 5.500 chilometri
- altro dato positivo.
Decine di migliaia di persone, prevalentemente giovani (animatori, coreografi, ballerini, pianobar, istruttori fitness e sportivi, hostess, personale di accoglienza, camerieri, cuochi, pizzaioli, facchini ecc.) hanno trovato lavoro da 2 a 6 mesi con compensi varianti da 500 a 2.000 euro/mese
- negli ultimi 5 anni un aumento del 50 % (il 15 % della intera popolazione delle citta') di coloro che rimangono in città a ferragosto.
In crescita soprattutto gli anziani.
- in sintesi: tenuta a fatica solo in quei settori ed in quelle aree geografiche dove si e' riusciti a mantenere una certa competitività nel richiamare ed accogliere il turismo straniero (russi, nord-europei, britannici ed americani).
Tenendo ben presente che l’afflusso stranieri mai compensa il calo del turismo locale, nei settori come quello alberghiero, della nautica da diporto (pienone in porti e spiagge della Costa Azzurra) ed in alcune aree geografiche, le diminuzioni hanno toccato punte del 15 % ed oltre
- si registra infine una generale inversione di tendenza rispetto alla storica inclinazione al nero; i nostri connazionali, sotto l'influsso psicologico della incombente crisi economica che profondamente scuote la sensibilità della popolazione italiana, e grazie al monito della azione di controllo e di repressione del fisco, tendono progressivamente alla regolarità fiscale anche nelle tradizionali aree di evasione. Rimangono aree geografiche decisamente restie.
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