Comunicato Stampa

 

Recapito postale al CSD di Sovico: Situazione preoccupante

Si preannuncia un settembre “caldo”

 

La situazione del recapito postale a Sovico, Macherio,Triuggio e Albiate è preoccupante e non più sostenibile.

 

Da tempo, la scrivente Organizzazione Sindacale denuncia un costante peggioramento delle condizioni di lavoro che quotidianamente vivono i lavoratori “portalettere” dell’ufficio postale di Sovico – Macherio – Triuggio- Albiate.

 

A nulla sono servite le varie segnalazioni, da noi inviate, nel corso dell’anno ed anche nel 2011, ai responsabili aziendali di Milano per denunciare le numerose anomalie gestionali ed organizzative palesate dal direttore dell'ufficio di recapito.

Quelle segnalazioni evidenziavano come il responsabile del recapito di Sovico con i suoi atteggiamenti arroganti e personalistici, il suo disinteresse, la sua incompetenza, incideva notevolmente sulla qualità dei servizi erogati, sulla gestione e conduzione del Centro e sul tipo di “clima” in cui si vive in quell’ufficio postale.

Non è facile disamorare i portalettere per il lavoro che svolgono a contatto con la gente, un lavoro che considerano un dovere, un servizio essenziale.

Fare il postino e recapitare la corrispondenza non è un mestiere che si inventa, ma lo si costruisce giorno dopo giorno con la conoscenza diretta della propria zona e delle famiglie che vi abitano. Sanno che se il loro lavoro viene fatto male, a pagarne le conseguenze sono i cittadini che ricevono in ritardo le bollette, gli atti giudiziari, le cartelle esattoriali, i giornali ed altro.

Da sempre lavorano così, escono con qualsiasi condizione meteorologica, pioggia, neve, ghiaccio o caldo rovente, proprio come nei giorni scorsi, mettendo a rischio, a volte, anche la propria incolumità, pur di servire bene il loro bacino di utenza.

Ma tutto questo pare, che all'azienda Poste italiane e in particolare al direttore del centro di recapito (CSD) di Sovico non interessi minimamente.

 

Da molti mesi, infatti, i portalettere di Sovico, Macherio, Triuggio e Albiate ( in particolare quelli associati al sindacato) lottano contro la gestione personalistica e irresponsabile del direttore di quel centro di recapito che ha una visione organizzativa del lavoro poco trasparente e tesa a produrre disservizi e giacenze, vanificando ogni loro sforzo.

A pagare purtroppo, oltre che i lavoratori, sono i cittadini e gli utenti dei quattro comuni brianzoli che, alla luce di quanto accade in quell’ufficio di recapito, rischiano di subire un peggioramento del servizio da parte di Poste Italiane.

Possiamo provare quanto affermato evidenziando come l'intera organizzazione del lavoro, tracciata nell'accordo (Azienda /Sindacati) di Luglio 2010, venga quotidianamente stravolta in termini di servizi e di qualità fornita e percepita dalla clientela.


Alcuni esempi:

L’erogazione della flessibilità operativa (sostituzione del portalettere assente) ha regole ben precise; non se ne può fare un quotidiano abuso da parte del responsabile e con la compiacente complicità dei suoi diretti superiori!

 

  • Come si comporteranno i responsabili aziendali quando, speriamo mai, un incidente dovesse riguardare un portalettere che anziché utilizzare, come da regolamento, l’autovettura Panda, si costringe ad utilizzare il motorino? O parimenti si obbliga altri portalettere a svolgere il servizio con motomezzi inidonei e poco funzionali, con gravi rischi per l'incolumità dei lavoratori!

 

  • Il recapito postale è strutturato su 5 giorni lavorativi (da Lunedì a Venerdì) ma nel “libero recapito postale” di Sovico, nella giornata del sabato viene comandato alle prestazioni straordinarie ( flessibilità operativa) sempre e solo personale gradito al responsabile, lottizzando di fatto tale prestazione, ma cosa ancor più grave, per recapitare giacenza di corrispondenza non recapitata in settimana;

 

  • Nei mesi scorsi l'Azienda poste ha dato l'avvio ad un nuovo progetto di “accettazione bollettini” , dando indicazione anche ai portalettere del CSD di Sovico, di assolvere a quel tipo di servizio tramite il POS per i pagamenti dei bollettini. Tranne qualche raro volenteroso, nessuno viene invogliato a fare quel servizio, anzi, il direttore del recapito è il primo a disinteressarsi e a non dare adeguate informazioni ai suoi sottoposti.

 

Ribadiamo che come Organizzazione sindacale non vogliamo essere complici con questo modo di operare. Abbiamo provato in tutti i modi e con tutti i mezzi ad evidenziare ai responsabili superiori della RAM 2 di Milano tutte le anomalie riscontrate nell'ufficio in questione.

Non abbiamo ricevuto alcun segno di riscontro.

Da parte nostra, se la situazione si manterrà su questa linea, sarà inevitabile iniziare una serie di agitazioni e conflitti non escludendo anche ricorsi agli organismi competenti.



Monza

Vincenzo Traina

Responsabile Settore Poste

SLC CGIL – Monza Brianza