Lunedì 17 settembre 2012 i lavoratori e le lavoratrici di Bames e SEM invitano i media, le istituzioni, le forze politiche ad un incontro. A Vimercate dalle ore 11 davanti ai cancelli dell’azienda via Lecco 61
Nell’assemblea generale di giovedì scorso è stata illustrata e discussa con le lavoratrici e i lavoratori la difficile situazione e ha visto al termine dell’assemblea un corteo interno e l’ennesima manifestazione che ha invaso gli uffici della Direzione.
Le iniziative proseguiranno anche nella giornata di lunedì prossimo per richiamare l’attenzione di tutte le istituzioni, le forze politiche e sociali e dell’opinione pubblica su una situazione che diventa ogni giorno che passa, sempre più grave e preoccupante e con i tempi che si stanno facendo sempre più “drammaticamente” stretti per trovare una soluzione.
Il 22 ottobre termina il periodo di Cassa Integrazione in deroga per 330 lavoratrici e lavoratori di Bames e contestualmente nei giorni scorsi la direzione aziendale ha formalmente aperto la procedura di licenziamento collettivo (mobilità) che scade nei tempi parallelamente alla scadenza della CIG in deroga.
Non va dimenticata SEM che ha un accordo dei cessazione parziale di attività per 120 persone e anche qui è stata aperta, in modo unilaterale, una procedura di mobilità per 60 persone
La proprietà di Bames e SEM su sollecitazione delle Istituzioni ha preso l’impegno di presentare un piano industriale per la richiesta al Tribunale del concordato preventivo “in continuità” ma allo stato attuale non ci risulta ancora nulla su questo versante.
Nei giorni scorsi come Fim Fiom e RSU abbiamo scritto alle direzioni aziendali in merito alle problematiche relative alle situazioni di insolvenza aziendale relativa alle retribuzioni arretrate per il personale in forza ed agli istituti di fine rapporto per coloro che hanno già cessato il rapporto di lavoro.
Inoltre Fim e Fiom rivendicano gli omessi versamenti dei contributi sindacali trattenuti ai nostri iscritti e non versati alle Organizzazioni medesime.
Abbiamo chiesto di addivenire con urgenza ad una definizione di tale situazione, con la presentazione di un percorso di rientro credibile e verificabile concretamente, a fronte di dichiarazioni di intenti societarie che, ad oggi, restano appunto semplici intenzioni.
Lo abbiamo discusso anche nell’assemblea di giovedì scorso con l’insieme dei lavoratori, che in mancanza di un riscontro in tempi brevi, attiveremo tutte le azioni per tutelare gli interessi dei nostri iscritti ed assistiti in tutte le sedi opportune, non escludendo il ricorso alla Sezione Fallimentare del Tribunale.
E’ importante che anche le Istituzioni sollecitino la definizione dei percorsi previsti al fine di creare nuove riposte alla re – industrializzazione dl sito di Vimercate.
Fim, Fiom, le RSU, i lavoratori hanno creduto e credono alla re-industrializzazione ma al punto in cui siamo serve uno scatto d’orgoglio da parte di tutti anche dell’insieme delle istituzioni per ridare oggi fiducia alle lavoratrici e lavoratori presenti e dare una prospettiva anche alle generazioni future.
Non possiamo disperdere un patrimonio di conoscenze presente nel vimercatese, nella provincia di Monza e Brianza, va favorito lo sviluppo del Distretto Green Hi-Tech della Brianza-Est, con particolare attenzione al sito di Vimercate eccellenza per l’intera Lombardia.
In attesa di incontrarvi, invio cordiali saluti
Gianluigi Redaelli
Segretario generale Fim Cisl Brianza
Via Dante 17/A
20052 Monza