Verifica di bilancio: mancano 12 milioni. Il sindaco Scanagatti: “Il preventivo approvato dalla precedente amministrazione alla prova dei fatti risulta insufficiente. Adesso dobbiamo trovare le risorse per arrivare a fine anno continuando a fornire servizi essenziali”

Monza, 28 settembre 2012 - 12 milioni di euro da trovare entro il prossimo 31 dicembre per continuare fino a fine anno a fornire ai cittadini servizi indispensabili in tutti i settori, in particolare ai servizi sociali, tra i più penalizzati dal bilancio di previsione approvato dalla precedente amministrazione. L’entità complessiva del fabbisogno di bilancio è stata illustrata oggi in conferenza stampa dal sindaco di Monza Roberto Scanagatti e dall’assessore Debora Donvito, dopo la presentazione avvenuta ieri sera in Consiglio comunale.

Il totale delle risorse complessivamente necessarie non è di 118 milioni di euro, come scritto nel bilancio approvato prima dell’insediamento della nuova giunta, bensì di 125 milioni. Una cifra che la giunta Scanagatti, fatte tutte le verifiche anche sulla base delle spese degli anni precedenti, considera la minima sufficiente per assicurare la fornitura dei servizi indispensabili ai diversi settori: dai servizi sociali (nidi, anziani, persone in difficoltà, disabili), alla viabilità, ai trasporti e all’istruzione, dalla cultura allo sport, dallo sviluppo economico ai servizi produttivi, dal personale ai servizi generali.

“Ci siamo trovati di fronte a una previsione nettamente inferiore alla media di quanto speso negli ultimi 4 anni – dice il sindaco – e anche sul fronte delle entrate abbiamo registrato valori purtroppo sovrastimati. Siamo già al lavoro per trovare una soluzione a entrambi i problemi. Sappiamo che non sarà facile ma il nostro obiettivo è comunque quello di continuare a garantire i servizi ai cittadini e impedire che nel 2013 ci si trovi ancora in una situazione di sofferenza. Una cosa è certa: non aumenteremo l’Imu sulla prima casa e sulle attività commerciali e produttive”.

Oltre alle maggiori risorse necessarie per finanziare la spesa corrente, c'è anche il problema relativo al patto di stabilità: dai conti mancano infatti 19 milioni di euro per raggiungere l’obiettivo imposto dal governo. “Anche in questo caso – aggiunge il sindaco - pesano negativamente il mancato rispetto delle previsioni di entrata in conto capitale stimate nel preventivo 2012. E’ bene ricordare che se il Comune non dovesse rispettare il patto le sanzioni nel 2013 sarebbero pesanti, perché oltre all’impossibilità di accendere mutui, lo Stato bloccherebbe tutti i trasferimenti e addirittura il Comune avrebbe l’obbligo di restituire la somma alle casse centrali”.

Le azioni che la Giunta Scanagatti intraprenderà per raggiungere l’equilibrio di bilancio entro il 31 dicembre e che varranno anche ai fini del rispetto del patto di stabilità riguardano gli interventi sulle partecipate, sia riducendo la quota di capitale, ad esempio in Farmacom (la società che gestisce le farmacie comunali), garantendo però una dotazione che consenta alla società di effettuare i necessari investimenti per migliorare i servizi, sia attraverso la distribuzione straordinaria di utili da parte di TPM, Alsi, Agam/Acsm.

Tra gli altri interventi figurano la vendita di alcuni immobili non considerati strategici dall’amministrazione e che possono però costituire un elemento di interesse per il mercato immobiliare, a cominciare dal palazzo dell’ex Inam di via Reginaldo Giuliani (acquistato dalla precedente amministrazione nel 2008 e inutilizzato perché necessita di interventi manutentivi importanti), e l’immobile di Via Appiani, già sede dei servizi sociali che proprio nei prossimi mesi troveranno un’altra sistemazione negli uffici di via Guarenti.

 
Ufficio stampa