Venerdì 5 ottobre 2012 dalle 10.30 in presidio davanti ai cancelli diSTMicroelectronics e Micron di Agrate Brianza (via Olivetti 2) all’interno dell'iniziativa di mobilitazione nazionale indetta dalle segreterie nazionali di Fim Fiom Uilm, incontreremo le forze politiche e sociali, la stampa ei giornalisti, per rilanciare il tema della microelettronica in Italia ed in particolare le problematiche presenti nelle due aziende, sicuramente tra le più importanti del territorio della Brianza (5.000 addetti ca).

Questo settore, pur non registrando i forti cali di attività che caratterizzano altri comparti, si trova di fronte a un “raffreddamento” produttivo e soprattutto si muove in un contesto di mancanza di politica industriale e di stasi degli investimenti, elementi che determinano il rischio concreto che oggi si creino le condizioni per una perdita di competitività nel medio periodo delle “fabbriche” che operano in Italia.

Si vuole evidenziare alcune situazioni che devono, in prospettiva, indirizzare il ruolo e l’intervento delle istituzioni, Governo in primis, e delle stesse aziende: quanto avvenuto in Francia, con la riassunzione in STMicroelectronics di 700 ricercatori provenienti da ST-Ericsson è un segnale importante su come vengono affrontati i problemi oltre confine, in modo cioè da salvaguardare le potenzialità e rafforzare lo sviluppo del comparto.

Le istituzioni devono ritenere il settore della microelettronica strategico ed effettuare politiche industriali che lo favoriscano anche sostenendo le aziende che investono in ricerca e sviluppo.

E’ necessario e prioritario affrontare il tema del “bilanciamento societario” fra i rispettivi governi di Italia e Francia, quale requisito per evitare ai siti italiani di perdere strategicità all’interno del gruppo, così come è necessario arrivare alla definizione del rinnovo del Consorzio e dar corso all’investimento sul 12 pollici in R2 nel settore analogico, impegno necessario per continuare lo sviluppo e la produzione in Italia della tecnologia BCD ed è altresì prioritario rafforzare la ricerca e la produzione a Catania.

In questo senso è sintomatica la situazione del sito Micron di Avezzano, considerato non più “core” dalla Multinazionale e ormai in cerca di un acquirente/partner da troppo tempo.

In questo contesto, le Organizzazioni sindacali e i Coordinamenti delle RSU hanno deciso di avviare una riflessione su quale politica industriale debba essere sviluppata in questo settore ad altissima tecnologia da presentare in un’occasione pubblica per aprire un confronto con le Imprese e con il Governo sulle scelte da prendere e sulle cose da fare.

Un confronto ed una riflessione che si deve costruire insieme ai lavoratori ed alle lavoratrici.

I Coordinamenti hanno inoltre deciso – alla luce delle prossime scadenze dei contratti integrativi di ST e di MICRON Semiconductor Italia – di iniziare il confronto interno per la definizione delle richieste di rinnovo, fra le quali “politica industriale” e “investimenti” rappresenteranno capitoli importanti delle piattaforme.

Le situazioni a livello di singola azienda/sito produttivo hanno evidenziato delle forti criticità a livello di relazioni sindacali: il fatto più grave è la vicenda dei due licenziamenti disciplinari alla ST di Marcianise: un provvedimento che appare ingiustificato e sproporzionato, che i Coordinamenti delle RSU contestano con decisione, rivendicando relazioni sindacali più corrette e assicurando contemporaneamente la propria solidarietà e vicinanza ai lavoratori coinvolti e alla RSU del sito.

Sono tuttavia state anche segnalati altri elementi di questa difficoltà di relazioni: dalle indebite e inaccettabili pressioni su singoli lavoratori per trasferirli, sino al diniego della mensa per i contratti part-time.

Per rilanciare una politica industriale del settore, i Coordinamenti delle RSU e le Organizzazioni sindacali sono impegnati a realizzare un evento pubblico nei prossimi mesi a partire da questa iniziativa comune che si svolge in tutte le sedi italiane nella giornata di venerdì 5 ottobre e che vedranno coinvolti direttamente le lavoratrici ed i lavoratori in assemblee e in sciopero per illustrare e condividere il percorso intrapreso.

 

 

Gianluigi Redaelli

Segretario generale Fim Cisl Brianza

Via Dante 17/A

20052 Monza