Dopo la conquista dell’Orso d’oro al Festival di Berlino, CESARE DEVE MORIRE dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani si appresta a concorrere per l’Oscar, ma prima passa in PROCULTURA- martedì 9 –proiezioni ore 15,30 e 21/p.zaCarrobiolo-teatro Villoresi -Monza:

“Si segue con il fiato sospeso. Certo, grazie a Shakespeare, ma anche per quella interpretazione diretta, anzi, addirittura nuda che, nonostante queste o forse proprio per questo, ad ogni svolta, ad ogni battuta è di una intensità sempre lacerante. Specie quando, per rappresentarci il coro dei Romani prima e dopo l'uccisione di Cesare, non si muovono masse in scena, ma si fanno ascoltare le invettive e le grida di altri detenuti affacciati numerosi da finestre con le sbarre. (...) L'ultimo 'Giulio Cesare' che ho visto al cinema è stato quello di Mankiewicz, nel '53, con Marlon Brando. Da oggi ricorderò con altrettanta ammirazione quello dei fratelli Taviani, con Antonio Frasca." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo Roma', 2 marzo 2012)

Poiché il film è interpretato dai detenuti del carcere di Rebibbia, alla proiezione delle 21.00 interverrà il dottor Massimo Parisi, direttore dell’istituto penitenziario di Bollate.

Buona visione!

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