LE VETRATE DEL DUOMO DI MILANO

lo splendore e la storia delle vetrate della cattedrale milanese per la prima volta in mostra

21 ottobre – 4 novembre 2012

Centro Culturale Pasolini

Piazza 9 Novembre 1989 – Muggiò (MB)

Giorni festivi e prefestivi dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30

Oppure su prenotazione al n. 366 1721488 – Info: 039 2709484 – Ingresso gratuito

Note in tutto il mondo per il loro splendore e la loro considerevole altezza, le vetrate del Duomo di Milano nascondono tra i loro riflessi una storia lunga secoli: progettate e disegnate come Biblia Pauperum per illustrare le storie della Bibbia al popolo, opere d’arte perse e ritrovate dopo la Seconda Guerra Mondiale, oggi sono tornate dopo un lungo restauro a incantare i milioni di turisti che ogni anno si recano in visita a una delle meraviglie del nostro Paese: il Duomo di Milano. A questa meraviglia sconosciuta alla maggior parte dei milanesi e non solo, il Comune di Muggiò dedica la mostra LE VETRATE DEL DUOMO DI MILANO allestita con accuratissime riproduzioni dei pannelli che formano le vetrate più antiche della cattedrale, quelle dedicate al Nuovo e Antico Testamento e all’Apocalisse che ornano il lato destro della cattedrale. Realizzata dall’Associazione Artè Muggiò e dall’Associazione D. L. Bonanomi di Muggiò in collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo, la mostra sarà visitabile dal 21 ottobre al 4 novembre presso il Centro Culturale Pasolini di Muggiò.

La mostra si articola in diverse sezioni. Nella prima viene ospitata una partecipazione della Veneranda Fabbrica del Duomo che presenta il progetto “Adotta una guglia” destinato alla raccolta fondi per il restauro del Duomo: grazie a una serie di suggestive proiezioni si potrà entrare virtualmente in Duomo iniziando un percorso didattico che illustra la storia e i segreti della cattedrale, con un particolare approfondimento dedicato alle vetrate dedicate all’Apocalisse, situate nell’abside, con accurate riproduzioni realizzate in plexiglas stampato in digitale con una particolare tecnica che le rende praticamente identiche all’originale.

Si prosegue con la seconda sezione, in una sala che ospita magnifiche riproduzioni retroilluminate realizzate appositamente per la mostra, che danno al visitatore la possibilità di trovarsi proprio di fronte a vetrate che realtà si trovano a più di 10 metri d’altezza.  Il viaggio prosegue nella sala più ampia, dove trovano posto le riproduzioni di 23 antelli (così si chiamano i pannelli rettangolari istoriati che insieme formano l’intera vetrata) delle vetrate ospitate sul lato destro della cattedrale, le più antiche, che illustrano scene dall’Apocalisse, dell’Antico e del Nuovo Testamento. A completamento del percorso espositivo si trova una sezione interamente dedicata alle tecniche di realizzazione e restauro delle vetrate a cura dello Studio Pizzol di Missaglia.

INCONTRI APERTI PUBBLICO

Martedì 23 ottobre 2012 (ore 21.00) si terrà la conferenza “Lo splendore delle vetrate del Duomo di Milano” tenuta dalla  Dott.ssa Caterina Pirina (Presidente del Corpus Vitrearum Medii Aevi - ICOMOS Italia Vetrate)

Martedì 30 ottobre 2012 (ore 21.00) si terrà l’incontro “Vetrate artistiche tecniche, materiali e strumenti” con il M.° Sante Pizzol. Entrambi gli incontri di terranno presso la Sala Civica di Palazzo Isimbardi.

INAUGURAZIONE

La mostra “Le vetrate del Duomo di Milano” sarà inaugurata domenica 21 ottobre 2012 alle ore 16.30 presso la Sala Civica di Palazzo Isimbardi – Piazza Matteotti a Muggiò con un’introduzione della Prof.ssa Grazia Massone docente di Istituzioni di Storia dell'Arte Università Cattolica.

Ufficio stampa

Enrico Ercole

349/5422273 – enricoercole@libero.it

LE VETRATE DEL DUOMO DI MILANO – la storia

 

Fin dai primi anni del Quattrocento sorgeva presso il Duomo il laboratorio per la preparazione delle vetrate. Sotto la direzione di Michelino da Besozzo e Stefano da Pandino vengono fabbricate le vetrate delle sagrestie e parte di quelle dei tre grandi finestroni dell’abside dedicate al Nuovo e Antico Testamento (laterali) e all’Apocalisse (centrale). Tuttavia fu solo dopo il 1470, grazie all’opera di Cristoforo e Agostino de’ Mottis, Antonio da Pandino e Niccolò da Varallo, che si avviò un programma serio e duraturo di realizzazione delle vetrate, eseguito con materiali di qualità e tecniche moderne che hanno consentito ad esse di conservarsi in ottimo stato fino ad oggi. Di questo notevole gruppo di opere, che stilisticamente abbandonano il gotico per rifarsi ai disegni rinascimentali, ci restano quelle di S. Giovanni Evangelista di Cristoforo de’ Mottis (per il paratico dei notai, 1478, navata destra); S. Eligio di Niccolò da Varallo (per il paratico degli orefici, dopo il 1479, navata destra ); S. Giovanni Damasceno di Niccolò da Varallo (per il paratico degli speziali, dopo il 1479, transetto sinistro). Le prime due vetrate, oggi sulla navata sud, erano allora nei transetti. Di Antonio da Pandino restano invece gli antelli della vetrata absidale del Nuovo Testamento con la Vita di Gesù, oggi trasportati nella vetrata dedicata al Nuovo Testamento della navata destra.