Idra Patrimonio: l’Assemblea delibera il via libera al percorso di scissione
Vimercate, 18 ottobre 2012 – 28 voti a favore e un astenuto (Ronco Briantino). Si è chiusa così l’assemblea di Idra Patrimonio Spa dei giorni scorsi, che ha deliberato in merito all’avvio del percorso di scissione della società patrimoniale che, finora, ha gestito il servizio idrico e che nel futuro prossimo dovrà essere conferita parte in Brianzacque (gestore unico del servizio idrico per la Provincia di Monza e Brianza) e parte in Cap Holding (gestore unico del servizio idrico per la Provincia di Milano).
Due i punti all’ordine del giorno: la proposta di delibera dalla Provincia di Milano, presentata dall’assessore alla Pianificazione del Territorio e Servizio idrico integrato Fabio Altitonante, e quella della Provincia di Monza e Brianza, presentata dall’assessore all’Ambiente Fabrizio Sala.
In quest’ultima sono state indicate e votate linee di indirizzo per avviare un percorso di scissione con incorporazione di Idra nelle due società di gestione. Proposta accettata e in parte recepita dalla Provincia di Milano che, a sua volta, ha presentato le sue linee guida.
Tre i punti focali del documento milanese: in primo luogo, la clausola che prevede, per il processo di scissione, l’assenza di aggravio di costi per i cittadini; in secondo luogo, il mantenimento del controllo pubblico dei Comuni all’interno del capitale sociale delle società destinatarie dell’affidamento.
Entrambe le linee di indirizzo sono state condivise dai due assessori di Milano e Monza e Brianza e approvate dall’Assemblea.
“Una votazione importante – dice Enos Borrini, presidente di Idra Patrimonio - che ci consente di mettere un primo, significativo, punto fermo in un percorso di scissione non facile né agevole, proprio perché Idra Patrimonio gravita su due provincie. Il tentativo fatto dall’Assemblea, e supportato dalla disponibilità e collaborazione dei due assessori Sala e Altitonante, è stato quello di trovare una sintesi delle proposte così da avviare un percorso condiviso di scissione nei tempi e modi previsti dalla legge. E soprattutto senza disagi per i cittadini che continueranno a usufruire di un servizio di qualità”.
Durante l’assemblea sono state anche date due comunicazioni in merito a questioni che hanno recentemente riguardato Idra Patrimonio.
In primo luogo sono stati informati i sindaci della sentenza del Consiglio di stato che ha dato ragione a Idra Patrimonio in merito alla sua controllata Costruzion.e Srl, affidataria dei lavori societari. La sentenza ha stabilito la validità della gara fatta da Idra permettendo così la ripresa dei lavori di estensione della rete fognaria in alcuni Comuni soci.
In secondo luogo è stata precisata la vicenda di due revisori di Idra patrimonio, recentemente oggetto di attacchi immotivati e strumentali. Il presidente Enos Borrini ha chiarito che l’incompatibilità presunta di ruoli di cui sono stati accusati i due revisori sono inesistenti. In un caso, infatti, si è trattato di un semplice errore di omonimia (il revisore Paolo Moretti scambiato per il sindaco di Basiano). Nel secondo caso, relativo a Silvia Ottone accusata di incompatibilità, si è trattato di un’accusa pretestuosa non supportata in alcun modo dalla giurisprudenza del settore.