COMUNICATO STAMPA MOVIMENTO 5 STELLE MONZA

Disabile si, ma non nell'orario sbagliato

 

Per non incappare in lunghe code, si dovrebbe recare in posta in giorni diversi rispetto a quelli in cui si erogano le pensioni", così il direttore dell'ufficio postale monzese (Corso Milano) si rivolgeva il 2 novembre ad un nostro concittadino disabile, Riccardo Riccobello, recatosi nell'ufficio di cui sopra. Riccobello è piuttosto noto in città: malato di sclerosi multipla progressiva, conduce da tempo battaglie, spesso da solo, per i diritti non solo suoi ma, più in generale, di chi è meno fortunato.

Entrato in posta, Riccobello cercava di far valere quello che dovrebbe essere un diritto, ovvero la precedenza negli uffici postali, sancito da documenti ufficiali: art.2 comma 1, del DPCM del 30 gennaio 1996, e Carta della qualità del servizio pubblico postale che recita: “l’Ente Poste Italiane promuove a favore dei portatori di handicap, degli anziani e dei clienti in condizioni particolari, facilità di accesso e rapporto diretto agli sportelli".

Quanto è avvenuto immediatamente dopo risulta poco edificante. L'impiegata, alzando la voce per farsi sentire da tutti nella sala, lo accusava di fare il furbo, saltando la fila. Da subito si è scatenata l'ira delle persone in attesa, non già contro l'addetta allo sportello, ma contro Riccobello. L'atmosfera si è fatta incandescente, anche perché il nostro concittadino disabile non ha ceduto, forte dei suoi diritti e della grinta che in molti conosciamo; tanto incandescente da richiedere un intervento della Polizia Locale.  A tutto questo si aggiunge l'infelice affermazione del direttore, sopra riportata: meglio essere disabili negli orari corretti.

L'episodio può essere inserito in un contesto più ampio, accade in un periodo in cui a livello nazionale si sta portando un attacco alle persone appartenenti alle fasce più deboli e in particolare a cittadini con disabilità gravi, che stanno vedendo sfumare, nel decreto salva Italia, la possibilità di salvare la propria dignità e il diritto ad una vita decoroso e che ora minacciano di iniziare lo sciopero della fame. Non è tutto: le politiche di questo governo stanno mettendo anche gli uni contro gli altri, in una guerra tra poveri. La risposta dei cittadini, insorti contro una persona la cui unica colpa è quella di aver voluto usufruire di un suo diritto, è sintomatica.

Ci rivolgiamo all'Assessorato alle Politiche Sociali perché si attivi e vigili sul rispetto di diritti sanciti da tempo per chi è meno fortunato.

 

Gianmarco Novi

Nicola Fuggetta

Consiglieri Comunali M5S Monza