Carissimi, una buona iniziativa da diffondere e sostenere poiché a prescindere il caso specifico di Monza, molto grave, questo strumento è utile sperimentarlo e metterlo in rete al fine di svilupparlo anche per le altre questioni di cui siamo protagonisti(pedemontana, acqua, rifiuti, ecc).

C'è un altro aspetto importante da non sottovalutare: Culturale e solidaristico. Cioè indipendentemente dal luogo in cui avvengono certi misfatti, il cittadino deve reagire come se tale, avvenisse sotto casa propria.

Una nuova colata di cemento - l’ennesimo centro commerciale in un’area ormai satura di queste strutture  sta per abbattersi su Monza. Si tratta del supermercato Esselunga previsto dalla Giunta monzese, e destinato a ricoprire un’area nella zona di Viale Libertà/Stucchi: circa 22.000 mq la superficie totale coinvolta.
Il governo cittadino, che in campagna elettorale aveva promesso di contenere il consumo di suolo, giustifica l’operazione sulla base di due motivazioni. Da un lato, ci sono i buchi nel bilancio del nostro comune richiedono di reperire al più presto alcuni milioni di euro, e questa operazione lo permetterebbe grazie al meccanismo dei cosiddetti oneri di urbanizzazione. Dall’altro lato, il Sindaco Scanagatti si richiama al piano del commercio monzese che prevede l’allontanamento del supermercato Esselunga da via Lecco.
Noi cittadini e cittadine ci opponiamo a questa operazione. Non vogliamo che preziose aree verdi - peraltro ancora coltivate fino a poco tempo fa - siano merce di scambio per fare cassa. Vogliamo invece che questa parte di Monza venga tutelata come area agricola e sia inserita nel Parco della Cavallera, che interessa parti dei vicini comuni di Villasanta, Concorezzo, Vimercate e Arcore, e il cui confine arriva oggi molto vicino alla zona interessata dall’intervento.
Il quartiere si aveva già manifestato nel passato la propria opposizione al trasferimento della struttura di via Lecco: una petizione era stata firmata da centinaia di persone, contrarie perché tale spostamento sarebbe fonte di disagio per molti abitanti di questa parte di Monza. Ribadiamo con questa petizione il nostro no.
No a tutta questa operazione, condotta in fretta, senza nessun coinvolgimento della popolazione dei quartieri. No alla pura svendita di territorio e al solito ennesimo centro commerciale che aumenterà traffico e avrà un impatto forte sul piccolo commercio.
Ribadiamo la necessità di fermare il consumo di suolo nella nostra città, tramite una pianificazione partecipata che preveda: la tutela delle aree verdi ed agricole, il recupero delle aree dismesse e degradate, la riqualificazione energetica degli edifici, l’assegnazione degli appartamenti sfitti, il potenziamento della mobilità sostenibile (piste ciclo pedonali e trasporto pubblico) e lo sviluppo capillare delle fonti rinnovabili.

Comitato Basta Cemento e Comitato Beni Comuni Monza e Brianza
comitatobastacemento@gmail.com-benicomunimb@gmail.com
www.facebook.com/groups/comitatobeni comuni/

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