Sono 1.893 gli “esodati” di Monza e Brianza fino ad oggi considerati dall’INPS “potenziali interessati” alla deroga che il Governo ha previsto per un primo contingente di 65.000 esodati in Italia.
Un secondo decreto (21.01.2013) del Ministro Fornero estende la deroga ad altri 55.000 esodati:a Monza e Brianza la CGIL MB stima il provvedimento interessi altri 2.000 brianzoli.
“Nell’aprile dello scorso anno – dichiaraMaurizio Laini, segretario generale della CGIL MB nella conferenza stampa di stamattina– avevamo stimato che sul nostro territorio gli esodati fossero circa tremila, e ci sembrava un numero enorme. Dobbiamo correggerci : sono certamente non meno di 4.000! Ed è un numero spaventoso. Persone che si trovano senza stipendio, senza indennità di mobilità, senza pensione dopo che il Governo Monti ha allungato i tempi di conseguimento del diritto alla pensione stracciando senza batter ciglio le regole precedenti”.
“I nostri uffici INCA – dice il direttore dell’INCA CGIL MBEzio Cigna – hanno visto allo sportello esodati più di seicento persone tra l’ottobre 2012 e oggi. Ci hanno presentato problemi enormi: dal punto di vista materiale e quindi strettamente sindacale (il reddito, il diritto, l’informazione sulla normativa, il dettaglio della situazione personale e della loro azienda) ma anche dal punto di vista sociale e psicologico. Un esodato non può non vivere una situazione di smarrimento, di grave incertezza: senza uno status, senza un lavoro o una pensione, rischia di non sapere più chi è oltre che non sapere come fare a risolvere il groviglio dei suoi problemi”.
La CGIL MB – infatti – da tre mesi a questa parte ha affiancato ai propri operatori due psicologi (il dottorGabrielli e la dottoressa Suriano) per raccogliere dati sulle situazioni e sui vissuti di queste persone, per offrire eventualmente anche un orientamento di carattere psicologico. I colloqui cui hanno preso parte sono stati 120, con altrettante persone nella condizione di esodato.
“la condizione più diffusa di disagio riguarda l’incertezza profonda –continua Cigna -: i tempi della soluzione ministeriale si allungano; deroghe che erano state promesse per il primo contingente di “salvaguardati” già a metà dello scorso anno tardano ad arrivare (forse arriveranno nel febbraio); sarò tra questi o no? E se no come faccio? Nel prossimo scaglione ci sarò? Queste sono le domande concrete che rimangono senza nessuna risposta certa”.
La CGIL ritiene di aver visto giusto provando a percorrere anche la ricerca sul disagio psicologico degli esodati, al punto che si sente di rilanciare: “il prossimo 4 febbraio proponiamo un convegno sul tema del disagio psicologico delle persone in relazione alla crisi e più in particolare alla condizione di esodato – èLaini a parlare -. Con la supervisione del professor Luigi Ferrari illustreremo in quell’occasione un progetto che faccia evolvere l’esperienza della presenza degli psicologi allo sportello INCA. L’idea è quella di costituire gruppi di confronto e di scambio delle esperienze tra persone che vivono questo disagio; coordinati da un professionista i gruppi proveranno a mettere in comune situazioni e problematiche, cercando insieme possibili vie di uscita, comportamenti positivi anche di fronte a difficoltà pesantissime. La CGIL di Monza e Brianza in questo modo affronta tematiche non immediatamente connesse alla sua missione: ma “farsi carico” delle persone e del loro disagio è una frontiera nuova che vogliamo esplorare. Perché alla domanda “cosa faccio? dove vado? chi mi dà una mano” vorremmo sempre avere una risposta”.
Al convegno di lunedì 4 febbraio (dalle ore 9,30 presso la Camera del Lavoro di Monza, in via Premuda) prenderanno la parola – oltre a relatori qualificati com’è agevole ricavare dall’invito allegato – anche alcuni esodati. Per raccontare la propria storia, la propria esperienza: per chiedere il rispetto del diritto e sottolineare con i fatti concreti come “affrontare con freddo cinismo i temi economici e finanziari del paese senza guardare in faccia alle persone, alle loro difficoltà e al loro disagio – conclude Laini – non è un’operazione degna di un paese civile. Le violazioni del diritto e gli errori anche tecnici della riforma Fornero che ha di fatto creato gli esodati vanno corretti in fretta”.
Monza, 28 gennaio 2013
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza
Via Premuda, 17 - 20900 Monza MB