Comunicato alle lavoratrici e ai lavoratori occupati presso il parco acquatico Acquaworld di Concorezzo
BASTA, LA MISURA E' COLMA.
Gli articoli apparsi in questo fine settimana sulla stampa locale meritano attenzione e chiarimenti.
Premesso che non sappiamo quali siano le fonti ispiratrici attraverso cui la stampa è venuta a conoscenza di tale situazione, ci preme brevemente puntualizzare quanto segue:
Il sindacato e i delegati sindacali hanno colto le prime avvisaglie che qualcosa non andava a partire dall'estate 2012, quando gli stipendi erogati dalla cooperativa Alis hanno cominciato ad arrivare in ritardo; ai nostri solleciti di chiarimento ci veniva risposto che i ritardi erano dovuti alla mancata erogazione da parte della committenza, Bluwater spa, di circa 250.000,00 euro.
Al 26 ottobre i dipendenti hanno ricevuto l'ultima mensilità (relativa allo stipendio di settembre e alle variabili di agosto) da parte della cooperativa Alis.
Il 26 novembre, a seguito dell'ennesimo ritardo nei pagamenti da parte di Alis, il sindacato e i delegati hanno sollecitato la suddetta cooperativa al pagamento degli stipendi, venendo messi a conoscenza in quel momento, che la committenza, Bluwater, non aveva provveduto ad erogare quanto richiesto e che pertanto, a partire dal 1° dicembre, i lavoratori non avrebbero più dovuto recarsi sul luogo di lavoro, poiché Alis avrebbe rescisso il contratto.
Il 28 novembre, tramite foglio affisso nella bacheca del Parco Acquatico di Concorezzo, i lavoratori venivano invitati a contattare il Presidente della Cooperativa New Service per fissare un appuntamento il giorno seguente.
Il 29 novembre ogni lavoratore si recava ad un incontro individuale, sempre presso il Parco Acquatico, con il titolare della cooperativa New Service, che sarebbe subentrata ad Alis a partire dal 1° dicembre; durante questo incontro veniva detto ai lavoratori che, per continuare a lavorare per la cooperativa New Service avrebbero dovuto firmare dei documenti, alcuni dei quali decisamente illegali, come la richiesta di rinuncia ai diritti sindacali, la riduzione “volontaria” dei contratti a 20 ore settimanali con contratto UNCI, a seguito delle dimissioni dalla cooperativa Alis, con nuova assunzione presso la New Service e il pagamento in nero degli straordinari (confermando che si trattava di evasione fiscale ma che sarebbe stato meglio per i lavoratori perchè avrebbero preso qualcosa in più). Il tutto è avvenuto con la piena consapevolezza della committenza che, informata dal sindacato, non ha mostrato nessun segno di sdegno per quanto era accaduto.
Inizialmente, per paura di perdere il posto di lavoro, tutti i lavoratori che volevano continuare a lavorare presso il parco acquatico Acquaworld, hanno deciso di firmare, ma subito dopo molti di loro si sono rivolti al sindacato per tutelare i propri diritti.
Il giorno seguente, il 30 novembre, l'organizzazione sindacale, FP CGIL di Monza e Brianza, intraprendeva una trattativa di oltre 4 ore affinchè i contratti dei lavoratori restassero invariati e che ci fosse la tutela dei diritti. In tale data veniva stipulato un verbale d'accordo tra New Service, Bluwater spa e la FP CGIL Monza e Brianza, in cui New Service avrebbe riassunto tutti i lavoratori in forza al 30 novembre 2012, mantenendo il precedente inquadramento professionale, le ore di lavoro previste dai contratti individuali applicando il CCNL delle cooperative sociali; Bluwater, inoltre, si assumeva l'onere di tutte le retribuzioni non erogate da Alis al personale, impegnandosi da subito a corrispondere una prima trance entro il 20 dicembre 2012.
Dopo questo accordo, i comportamenti da parte di Bluwater spa sono stati di completo disinteresse nei confronti delle problematiche dei dipendenti della cooperativa; non ha rispettato lo spirito dell’accordo; unico interesse della committenza era la salvaguardia dei propri interessi economici, tanto che, finite le festività, non si sono fatti problemi nel comunicare, tramite foglio affisso in bacheca e senza alcuna spiegazione, che a partire dal 7 gennaio 2013 il centro sarebbe rimasto chiuso dal lunedì al giovedì.
Ciò ha comportato una forte riduzione del monte ore, e relativo salario, dei lavoratori. L'iniquità della suddivisione del monte ore del mese di gennaio (c’è chi ha fatto i doppi turni e chi 11 ore alla settimana), ha inoltre creato divisione tra i lavoratori stessi, creando un clima poco idoneo allo svolgimento delle proprie mansioni in tranquillità.
Il sindacato ha chiesto, da subito, l'avvio delle pratiche per la richiesta della cassa integrazione in deroga, firmandone l'accordo a fine gennaio, per un monte ore complessivo di quasi 12000 ore per 34 lavoratori.
Il sindacato e i delegati sindacali, in maniera responsabile, hanno preferito muoversi con cautela per salvaguardare i posti di lavoro, nonostante la situazione, già a partire da dicembre, risultasse precaria dal punto di vista della sicurezza dei lavoratori, degli utenti e della professionalità.
Le uniche vittime di questa situazione sono i lavoratori, i quali, nonostante tutto, continuano a recarsi sul luogo di lavoro, per paura di perderlo (dato anche il periodo di forte crisi che stiamo attraversando).
A seguito di questo escursus di quanto avvenuto, doveroso dopo quanto apparso sui giornali in questi giorni, il sindacato e i delegati sindacali hanno chiesto a Bluwater spa copia del contratto d'appalto affidato alla cooperativa New Service, senza ottenere risposte formali. Abbiamo chiesto a New Service di fornirci il contratto d'appalto, al fine di conoscere ufficialmente il monte ore mensile e la durata dell'appalto, ma a tutt'oggi non abbiamo ottenuto risposte in merito.
Bluwater non sta rispettando l'accordo del 30 novembre.
New Service ha creato una situazione non più gestibile tra i lavoratori.
NON SI PUÒ PIÙ CONTINUARE A LAVORARE IN QUESTE CONDIZIONI.
I lavoratori non possono essere messi a conoscenza dei loro turni di lavoro tramite sms il giorno precedente, senza una pianificazione mensile ed equamente distribuita tra il personale ( sia per i bagnini che per gli addetti alle pulizie). Chiediamo a New Service il rispetto del CCNL per quanto riguarda il pagamento della carenza per malattia, il rispetto delle ore di lavoro, il mancato ricevimento di copia della busta paga, la retribuzione delle assemblee sindacali.
Chiediamo che i lavoratori possano svolgere la loro attività in un clima idoneo, privo di tensioni.
Siamo preoccupati per questa situazione, pertanto chiediamo a Bluwater chiarezza sulle prospettive di lavoro all'interno di Acquaworld, sapendo che nessuno di noi vuole la chiusura dell'attività; chiediamo il diritto di lavorare nel rispetto delle norme di legge e dei contratti.
Il sindacato da mesi sta usando buon senso e ricerca di soluzioni, nonostante le continue forzature subite in questi mesi.
Affrontiamo i problemi seri attraverso gli incontri e gli accordi.
Il sindacato e i lavoratori hanno sempre collaborato alla ricerca di soluzioni ai problemi.
Invitiamo i lavoratori a restare uniti e non raccogliere le continue provocazioni.
FP CGIL Monza Brianza
Concorezzo 6.02.2013