PEDEMONTANA IN ARRIVO

LA SALUTE DEI CITTADINI E' LA PRIMA FONTE DI ECONOMIA DEL TERRITORIO

 

Meda/Seveso 14/02/2013

E' di ieri il comunicato stampa di Sindaci e Sindache dei Comuni di Lentate sul Seveso, Meda, Barlassina, di Cesano Maderno e della Commissaria Prefettizia del Comune di Seveso: correttamente chiedono conto a CAL del punto in cui si trova l’iter progettuale di  Pedemontana nella Tratta B2, progetto disperso dal mese di agosto 2012.

"Ben venga una posizione chiara dei Sindaci" afferma Gemma Beretta, presidente del Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso, portavoce del Coordinamento Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile, che da anni segue il progetto di Pedemontana.

"Purtroppo però il loro documento non menziona e non chiede conto di un dettaglio tutt'altro che trascurabile: l'obbligo per Pedemontana di verificare lo stato di contaminazione da DIOSSINA del terreno ferito dall'incidente del 1976 prima di procedere con l'opera". L'obbligo è determinato da una prescrizione del CIPE - la n. 3, in altri termini è un obbligo di legge.

"L'approfondimento è necessario, oltreché obbligato - dichiara Alberto Colombo, portavoce di Sinistra e Ambiente di Meda - anche perché i rilievi ARPA del 2008 già confermavano quelli del JCR di Ispra del 1997/1999  e segnalavano la presenza di forti concentrazioni di diossina, oltre i limiti di legge (52 campioni oltre il limite per accesso pubblico e 10 oltre il limite industriale, 10 volte più elevato) non solo nella zona A - attualmente sede del Bosco delle Querce - ma anche nella zona B e di rispetto R, dove sono previsti svincoli, opere complementari e strade di viabilità accessoria.

E’ singolare quindi che non si chieda, anche coinvolgendo l’ARPA, se  sia stata effettuata e con quali metodologie e risultati, la campagna di rilevamenti approfonditi proprio nei Comuni della tratta B2 di Seveso, Meda, Cesano Maderno e Bovisio Masciago, da allargare anche a Desio, così come chiede la stessa amministrazione desiana.”

Per far fronte alla necessaria bonifica dell'area contaminata nel caso di movimentazione di terreno contaminato i costi lieviterebbero enormemente, come giustamente ricorda anche Legambiente Lombardia in un comunicato stampa uscito sempre nella giornata di ieri.

"Qualora si realizzi l’autostrada Pedemontana, con il suo passaggio in zone con terreno contaminato da Diossina, per un adeguato lavoro di bonifica e di tutela della salute dei cittadini e degli operatori di pedemontana, non basterebbero certo i 60 milioni di euro prospettati da Pedemontana per le opere viabilistiche e le compensazioni ambientali e i Sindaci mancano di chiedere proprio questo a Pedemontana, cioè che si faccia carico, nel caso, anche di questi costi aggiuntivi".

A sostenerlo è Gianni Del Pero, esponente locale del WWF.

"La salute dei cittadini - conclude infine Gemma Beretta -, vale più di ogni altro bene e è la fonte stessa dell'economia di un territorio. Sono i Sindaci i primi responsabili di questo bene prezioso, chiediamo loro di non dimenticarlo".

Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso aderente a INSIEME IN RETE

Sinistra e Ambiente di Meda  aderente a INSIEME IN RETE

WWF Groane aderente a INSIEME IN RETE