TRISTE EPILOGO IN CONSIGLIO COMUNALE DELLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ASILO NIDO GIROTONDO (OVVERO UN CONSIGLIO COMUNALE AL QUALE NESSUN CITTADINO VORREBBE ASSISTERE)

 

Durante la seduta di Consiglio Comunale del 13 febbraio 2013 è stato presentato e discusso un ordine del giorno della maggioranza relativo alla supposta interruzione dei servizi dell’asilo nido e alla tutela dell’immagine del Comune.

L’ordine del giorno avrebbe dovuto fare chiarezza sui fatti verificatisi presso l’asilo nido Girotondo il 1 febbraio 2013 data di passaggio di consegne dal Comune di Vimercate alla cooperativa aggiudicatrice del bando di cessione, ma intanto nell’ordine del giorno della maggioranza si addebita al consigliere Sartini la diffusione di informazioni false e destituite di ogni fondamento.

Il M5S di Vimercate denuncia che nel corso della trattazione di tale argomento in Consiglio Comunale sono state fatte delle affermazioni non rispondenti ai fatti realmente accaduti da parte di Maggioranza ed esecutivo, sulle quali non possiamo non richiamare la responsabilità delle stesse davanti alle istituzioni e a tutta la cittadinanza.

L’assessore Riva ha esordito dicendo di avere “molto più rispetto della verità” del consigliere Sartini, ha poi dichiarato nel suo intervento che le affermazioni fatte da Sartini “non erano vere”, che la situazione all’asilo nido il 1 febbraio era “del tutto normale”, che “le educatrici erano lì a fare il loro lavoro”, che le lavoratrici “sapevano di essere assolutamente tutelate rispetto al lavoro che svolgevano in quel giorno”, che “tutto era assolutamente regolare”, che la coordinatrice infine  era “sul posto”, che le lavoratrici non potevano timbrare “perché alla sera del 31 era stato staccato il timbratore, come era normale che fosse”. Dichiarazioni che si sono rivelate tutte non corrispondenti a verità, in quanto le lavoratrici non potevano definirsi tutelate non avendo ancora sottoscritto il contratto proposto dalla cooperativa subentrante ed essendo stata siglata la cessione del contratto di lavoro tra Comune e cooperativa solo in data successiva al 1 febbraio, esattamente il 5 febbraio. L’assessore sapeva benissimo della situazione. La cooperativa aggiudicatrice al 31 di gennaio non aveva ancora avuto l’elenco dei nomi delle lavoratrici e queste non avevano ancora firmato nessun contratto. La timbratrice funzionava regolarmente. La nuova coordinatrice infine si era presentata solo nel tardo pomeriggio, e non si è mai detta “responsabile” del servizio alla data del 1 febbraio.

Tutte queste affermazioni dell’assessore Riva “ledono gravemente la dignità e l’onore” del “personale comunale”, citando proprio ciò che nell’Ordine del Giorno si addebitava a Sartini.

L’assessore Riva si dimetta perché ha mentito sapendo di farlo.

La verità che abbiamo visto è che l’amministrazione ha voluto disfarsi del personale, in modo frettoloso e senza porsi scrupoli rispetto al fatto di lasciare il nido senza responsabili.

Durante il Consiglio con evidente premeditazione quasi tutti i consiglieri di maggioranza, forti di un regolamento che assegna un solo intervento per consigliere, si sono passati il testimone nell’avallare le affermazioni dell’assessore, rendendosi anch’essi complici delle falsità proclamate.

Il Presidente del Consiglio Comunale a nostro avviso non ha svolto correttamente il ruolo di Presidente super partes. Non è stato  in grado di garantire il regolare svolgimento del dibattito, non tanto e non solo per aver consentito dichiarazioni deliranti nel merito, ma palesemente non pertinenti con l’oggetto in discussione.  Ci riferiamo esplicitamente a frasi rivolte al consigliere Sartini e al M5S del tipo:  “La chiamerei politica spazzatura. Un modo bieco di strumentalizzazione di bambini e di insegnanti. Non hanno fatto che gettare fango sulla città di Vimercate.  Lavorano e fanno politica  con la menzogna, la falsità e cercando di ingannare gli altri”, contornate da riferimenti a sproposito ad altre realtà comunali come Parma e Mira.

Il Presidente del Consiglio, nonostante Sartini sia stato accusato apertamente ed abbia chiesto la possibilità di replica, non l’ha concessa.

Il Presidente del Consiglio Comunale non finga di dimettersi, questa volta lo faccia davvero.

 

Evidentemente al Sindaco, alla Giunta e alla Maggioranza non garba che un consigliere d’opposizione svolga compiutamente e diligentemente il ruolo di controllo dell’operato dell’Amministrazione Comunale che gli spetta di diritto e che anzi è suo preciso dovere assicurare ai cittadini che rappresenta.

Come Movimento 5 Stelle, ma ancor prima come cittadini siamo davvero stanchi della gestione privata della cosa pubblica, dell’utilizzo propagandistico e demagogico degli strumenti istituzionali, della dolosa mancanza di informazione e trasparenza su questioni d’interesse fondamentale per la cittadinanza, dell’arroganza con cui si evita di rispondere e si pretende di detenere la vertità solo perché si è in maggioranza, della gestione delle persone con superiorità e alimentando un clima di paura, utile a dividere e indebolire i lavoratori.

Non possiamo accettare lezioni da chi non conosce il senso della vergogna. Non possiamo più tollerare i giochini politici che giunta e maggioranza si ostinano a perpetrare in Consiglio Comunale per eludere domande precise e puntuali. A tal proposito evidenziamo il fatto gravissimo che nel suo intervento finale il Sindaco non ha risposto ai cittadini circa la responsabilità del Nido alla data del primo fino al 5 di febbraio, data in cui è stato firmato il contratto.

Ricordiamo che il Sindaco si è inoltre reso protagonista di un becero quanto arrogante attacco personale al nostro consigliere già prima del Consiglio Comunale, con atteggiamento intimidatorio che evidentemente gli è congeniale. In una nota stampa il Sindaco afferma " La presenza del consigliere Sartini dimostra una volta di più quanto sia evidente il tentativo di strumentalizzare la situazione per fini tutt'altro che legati alla volontà di garantire un servizio idoneo per i bambini e le famiglie".

Affermazioni puntualmente sementite dal personale dell’asilo nido. Il Sindaco si scusi, almeno per decenza.

Alla luce di quanto emerso, suona particolarmente grottesca la promessa di Sel in campagna elettorale: “Costruiremo 10.000 asili nido”.