1° congresso territoriale Fim Cisl Monza Brianza Lecco

 

Oltre 300 tra delegate, delegati e invitati parteciperanno al primo congresso della Fim Cisl Monza Brianza Lecco, il sindacato dei metalmeccanici della Cisl, che si tiene presso l’auditorium della “la Nostra Famiglia” di Bosisio Parini da lunedì 4 marzo (ore 14) a martedì 5 marzo (9 – 17).

Saranno presenti all’assise Marco Viganò segretario generale UST Cisl Brianza e Valerio Colleoni segretario generale UST Cisl Lecco, Nicola Alberta segretario generale Fim Cisl Lombardia e Gianfranco Gasbarro segretario nazionale della Fim Cisl oltre ai rappresentanti di Fiom e Uilm Brianza e Lecco e delle altre categorie della Cisl Brianza e Lecco.

Con la media dei suoi 10.459 iscritti nel periodo di riferimento 2009 – 2012 la Fim si conferma anche nel nuovo territorio Monza Brianza Lecco la prima organizzazione della Cisl tra le categorie dei lavoratori, seconda solo alla FNP il sindacato dei pensionati.

La relazione introduttiva sarà tenuta dai due segretari generali dei due territori che si accorpano tra di loro, Gianluigi Redaelli ed Enrico Civillini.

Un Congresso e un nuovo territorio che si colloca dentro la riforma organizzativa voluta dalla Cisl.

Ma sopratutto questo congresso si svolge in un momento particolare e sicuramente difficile per le lavoratrici ed i lavoratori metalmeccanici e per la nostra organizzazione.

La natura della crisi economica finanziaria è senza dubbio di dimensioni enormi e nuove, mette in crisi l’attuale modello di sviluppo che abbiamo conosciuto nella nostra società.

Abbiamo scelto come slogan per il nostro congresso territoriale, “insieme per il lavoro” perché pensiamo che sopratutto in una fase come questa di crisi economica, di cassa integrazione, di licenziamenti, il lavoro, il valore al e del lavoro sia una cosa importante da sottolineare.

In Italia, oltre che alle conseguenze talvolta drammatiche che questa crisi mondiale si trascina, ci sono stati accadimenti altrettanto importanti; si sono appena svolte le elezioni politiche e quelle regionali per la Lombardia, siamo alla vigilia della fine del mandato del Presidente della Repubblica, e sicuramente non per ultimo siamo in una situazione sicuramente anomala dal punto di vista religioso ma non solo, per le dimissioni di papa Benedetto XVI .

La crisi ci ha accompagnato per tutto questo quadriennio, nel precedente congresso ci si chiedeva quanto sarebbe durata e la stessa domanda ce la poniamo anche oggi in particolare per questa sua dimensione che ha segnato profondamente la vita lavorativa e non solo, di milioni di italiani

Sarà importante riuscire ad evitare derive da parte delle imprese, che nel semplificare le loro difficoltà, tenteranno di attuare riduzioni del personale, che dovranno essere contrastate con una azione mirata sull’uso degli ammortizzatori sociali e sugli orari di lavoro (vecchio slogan della Fim e oggi più che mai attuale: “lavorare meno lavorare tutti!”)

Questa è una crisi dai contorni forse mai vista, che ci vedrà uscire senz’altro diversi da come vi siamo entrati e che ci pone forti riflessioni sull’attuale modello di società e sui nostri stili di vita, sempre meno compatibili con la salute del pianeta in cui viviamo.

Sarà questo uno dei temi principali su cui si concentrerà il dibattito congressuale oltre alla discussione delle tesi nazionale della Fim e della Cisl, che rappresenteranno il programma di lavoro di queste organizzazioni sindacali per i prossimi quattro anni.

Ci sarà anche il rinnovo del gruppo dirigente, perché nel congresso sarà votato il segretario generale, il segretario generale aggiunto, la segreteria e il nuovo comitato direttivo territoriale composto anche da delegate e delegati delle RSU oltre che da sindacalisti a tempo pieno.

Il rafforzamento dei diritti e della contrattazione, dal contratto nazionale a quello di secondo livello, con forme nuove come ad esempio la contrattazione di settore o di comparto o territoriale per aumentare i diritti nelle aziende di piccole dimensioni.

Altro tema toccato dal dibattito congressuale, saranno i difficili rapporti che si sono determinati negli ultimi anni tra le organizzazioni sindacali confederali Cgil Cisl Uil ed in particolare nei metalmeccanici, necessario definire regole sulla rappresentanza.

Per la Fim l’unità sindacale continua ad essere un obbiettivo con un orizzonte strategico e dovrà vedere nei prossimi mesi sicuramente un confronto che tenga conto delle diverse ragioni che vi sono in campo.

La politica industriale uno dei temi su come uscire dalla crisi, con un occhio di riguardo a settori strategici quali l’ICT, la mobilità sostenibile, le fonti di energia rinnovabili, con una forte attenzione al locale.

 

Gianluigi Redaelli

Segretario generale Fim Cisl Brianza

Via Dante 17/A

20052 Monza