Dopo nove mesi all'insegna  del decido io il 5 marzo la giunta Scanagatti ha indetto  una serata autocelebrativa scambiando la partecipazione con l'informazione: di enunciazioni e generiche premesse.

 

La sera del 5 marzo presso il teatro dell'Urban Center abbiamo assistito a una riunione di un condominio dove l'abile amministratore di condominio ha tenuto la sua solita assemblea. Abbiamo assistito a una rappresentazione in vecchio stile dell'opera della giunta Scanagatti, una versione teatrale della comunicazione in stile "tua Monza", la rivista autocelebrativa di ogni giunta monzese.

 Naturalmente da questa giunta non ci si aspettava una cosa diversa. E purtroppo per la nostra città non è una bella notizia.

Qual è l'idea di città che scaturisce dal disegno di questa maggioranza?

 Oltre alle pur apprezzabili iniziative di carattere culturale, di cui certo la sinistra mantiene una sensibilità assente totalmente nella destra, l'unico martellante messaggio è quello dell'edilizia popolare, che poi forse tanto popolare non sarà.

 E questa storia è il grimaldello per la cessione di aree ai noti cementificatori e costruttori.

Altra parola d'ordine è stata Expo 2015, a cui è stato fatto spesso riferimento senza mai specificare quali contropartite la città dovrà offrire alla società incaricata dell'organizzazione dell'evento in cambio di opere di riqualificazione, come per esempio quelle sul Villoresi.

Poco spazio all'attività che ha in realtà occupato la giunta in questi mesi: l'affare Esselunga, la cessione delle aree verdi di Cantalupo, e altri piani attuativi approvati in tutta fretta a fine dicembre.

 Poco spazio al progetto di utilizzare le aree dismesse solo come aree edificabili, addirittura senza alcun vincolo nelle volumetrie e senza nessuna pianificazione globale del tessuto cittadino, lasciando incredibilmente totale mano libera alla singola contrattazione.

Il Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza, da sempre ha tentato e auspicato un confronto costruttivo con la il Sindaco e la Giunta, chiedendo incontri sui vari temi di cui noi ci occupiamo(acqua. Rifiuti, territorio mobilità e legalità), ma  puntualmente le nostre richieste di incontri sono state snobbate e cestinate, alla faccia del libero confronto e della decantata partecipazione.

Insomma la serata del 5 marzo, se ci volevano ulteriori prove di verifica, è scaturita una idea ben precisa: gli amministratori siamo noi, voi siete gli amministrati, e dunque ogni tanto vi informerò delle cose che io faccio.

La nostra sarà una opposizione costante e instancabile a questa idea di amministrare la cosa pubblica e contestualmente con spirito di servizio continueremo a proporre proposte concrete e un progetto organico per la citta e tutto il territorio brianzolo, contrariamente alle enunciazioni e il navigare a vista degli amministratori.

Auspichiamo che tutto il consiglio comunale, la giunta e il sindaco, abbiano l’umiltà di incontrarci lasciando da parte l’eccesso di autoreferenzialità che li contraddistingue.

Noi come Comitato Beni Comuni, non siamo afflitti dal virus della inimicizia nei confronti del  Sindaco Sacanagatti e men che meno nei confronti di tutti i Sindaci; vorremmo poter essere vostri amici, anzi  vorremmo essere vostri fratelli: datecene la possibilità.

Comitato Beni Comuni Monza e brianza