I COMITATI DEI  CITTADINI E LOTTA ALLA CASTA DEI POLITICI DI PROFESSIONE

Il Tribunale di Monza ha dato ragione al portavoce del Comitato Beni Comuni nella causa proposta dall'Avv.to Carimati per diffamazione circa la legittima denuncia di un incarico affidato dal Comune di Cesano Maderno  all'avv.to Carimati stesso. Il Carimati  ha dichiarato che “il giudice non ha avuto la sensibilità per capire la diffamazione”. Si trattava di un incarico per la consulenza giuridico amministrativa ed economica in materia di società ed enti partecipati per la cifra di 25.000. Si poteva porre  il problema di conflitto di interesse poiché egli è contemporaneamente componente del consiglio di amministrazione di Brianzacque. In tempi di crisi, provocata tra l'altro anche da una classe politica che ha dilapidato la nostra ricchezza mettendo il Paese in stato di fallimento, tale incarico non poteva che essere accolto con riprovazione. Il Carimati oltre ad avere importanti incarichi presenti e passati in varie società pubbliche brianzole, non è certo poi brillato per le iniziativi adottate.  Sotto la sua Presidenza in Brianzacque si sono aumentate le tariffe dell'acqua con effetto retroattivo.  Ci auguriamo, nell'interesse dei beni che tuteliamo che lo stesso contributo non venga dato da futuro Presidente di altre Società pubbliche. E già perchè dopo l'AGCM che tiene in considerazione maggiore il Comitato Beni Comuni (altro che Comitato burla) rispetto alla Provincia di Monza e Brianza, ecco che per il Tribunale di Monza «le espressioni critiche utilizzate dal Presidente del Comitato sono strettamente correlate alla denuncia di fatti concreti con l'obiettivo di segnalare la scarsa trasparenza della politica».

Il comitato (e il suo referente) è dunque una delle poche voci in grado di contrastare una partitocrazia dedita allo sperpero del denaro pubblico e all'impoverimento della popolazione che può essere sconfitta da quelli che possono essere definiti i nuovi Partigiani: i Comitati cittadini.

L'attacco al portavoce di un Comitato privo di risorse economiche che si impegna nella tutela dei beni comuni senza altri fini che quello dell'interesse pubblico,  non determina nei confronti dei Sindaci, politici e cittadini brianzoli, la volontà di pulizia e cambiamento?

Cosa dobbiamo aspettare prima che i Sindaci si sveglino e rimuovano gli Amministratori delle Società pubbliche come Brianzacque, BEA, Idra, dell'ATO....? Cosa aspettano a istituire una Commissione di Indagine per quanto finora svolto? Che arrivino altre sentenze amministrative oppure civili o addirittura penali? Dovremo apprendere dai giornali dopo che arrivano i PM come al Monte dei Paschi di Siena o al Comune di Monza che questi personaggi non sono all'altezza dei compiti affidati? Non possiamo prevenire come facciamo noi con le nostre denunce i danni erariali? Perchè le Autorità, i Giudici ascoltano le nostre denunce e i Sindaci e i Consigli Comunali ignorano la nostra attività?  Non è il caso di  iniziare un nuovo modo di fare politica nell'interesse pubblico? Abbiamo pubblicato un codice etico al quale attenersi nella nomina dei componenti dei consigli di amministrazione. Ci auguriamo che venga presa in considerazione al fine di evitare che ulteriori mandati amministrativi affidati a certi personaggi possano danneggiare irreparabilmente quello che resta dei nostri Beni Comuni. Cari Sindaci quello che da tempo denunciamo finirà per essere oggetto di indagini delle competenti autorità. Finchè siete in tempo dissociatevi dalla Casta per non essere completamente travolti da questa nuova e irresistibile Resistenza.

Comitato Beni Comuni Monza e Brianza                                                         Monza 20 marzo 2013