Il 3 aprile sarà  un passo importante per la città di Monza. Un ‘opera, questa volta voluta e desiderata dalla cittadinanza, avrà il suo passaggio definitivo. Il tunnel di viale Lombardia sarà aperto agli oltre 100.000 veicoli che ogni giorno ammorbano l’aria di Monza e di due quartieri confinanti : San Fruttuoso e Triante, eliminando quella barriera, che di fatto divideva un quartiere dalla città.

Cinque anni di forti disagi, sopportati dai monzesi grazie alla prospettiva futura di riportare un quartiere in città.

Ma, come tutti sappiamo, adesso si guarda con estremo interesse alla seconda e, molto importante fase, di questo progetto. Pare che ANAS non abbia molto a cuore la salute e i desideri dei cittadini di Monza e voglia, in parte, replicare in superficie, l’autostrada che tanto si è lavorato per interrare.

I Comitati di cittadini che si sono battuti  tutti questi anni per avere una città vivibile sarebbero sconfitti se il progetti di ANAS andasse in porto così com’è.

Quello che chiede FIAB Monzainbici, è un progetto di superficie che contempli una strada a una corsia per senso di marcia con annessa pista ciclabile connessa con quelle esistenti, che abbiano un andamento non rettilineo per scoraggiare forti velocità e lasciare spazio ad ampi spazi verdi.  La velocità è la causa maggiore di incidenti sia urbani che extraurbani e moderarla con accorgimenti come quello che suggeriamo, sarebbe una conquista di civiltà ed eviterebbe naturalmente futuri possibili incidenti gravi e mortali.

Particolare attenzione deve essere posta nel favorire fortemente la viabilità est/ovest, sempre nell’ottica di congiungere i due quartieri confinanti e risolvere lo storico isolamento. che ha dovuto subire il quartiere di San Fruttuoso.

Un altro tassello importante è quello del verde cittadino. Monza ha l’85% di territorio occupato da cemento ed asfalto, e quindi adesso , e non fra un anno, abbiamo la possibilità di contrastare questo dato negativo che ci vede tra i primi in Italia, creando zone continue di verde a parchi, destinando meno suolo possibile alle infrastrutture per regalarlo ad ampie zone verdi che permettano a tutti noi, di goderne e non certo seduti su una panchina in mezzo al traffico, ma in oasi ambientali a tutti gli effetti.

Se finalmente si sta capendo che la mobilità ha modelli alternativi a quelli dell’auto, bisogna cercare di trovare soluzioni avanzate e al passo con i tempi. Cercare di favorire sempre e comunque l’utilizzo dell’auto privata non ci porterà da nessuna parte, favorendo viceversa mezzi innovativi, come tramvie, treni, metropolitane  e mobilità ciclistica inseriti in ambienti piacevoli e salutari, si andrebbe incontro alle rinnovate esigenze della popolazione e in linea con quanto accade ormai in tutta Europa.

FIAB Monzainbici, chiede che non venga persa questa occasione storica per consegnare ai monzesi la loro città ,come la desiderano. Così tanto denaro pubblico e così tante energie non dovranno essere sprecate e ANAS deve comprendere che i tempi sono cambiati e certe soluzioni non sono più percorribili.

Chiede che in alternativa al progetto ANAS sia valutato e attuato il progetto proposto dalla lista civica Città Persone che a minori costi propone soluzioni rispettose dell’ambiente ed aree verdi fruibili ai cittadini.

Il presidente di FIAB Monzainbici, Giuseppe Piazza, chiede inoltre che, terminati i lavori del tunnel di viale Lombardia, si mettano in pratica quei progetti per la mobilità ciclistica  tanto attesi e per i quali ulteriori ritardi non sarebbero più giustificati.  Sarebbe l'occasione perfetta per dimostrare  che l’attuale giunta possiede sia la sensibilità che la volontà per trasformare Monza in una città ciclabile al pari di tantissime altre città che sono già intervenute, o che lo stanno facendo, a favore della bicicletta.

Massimo Benetti – Ufficio Stampa FIAB Monzainbici