"Guerriero (PD): questo PTCP non basta, chiediamo di più"  

Monza, 23 aprile 2013 - Si è aperta oggi pomeriggio la sessione di consiglio provinciale che porterà alla votazione del PTCP, prevedibilmente entro la data del 6 di giugno. Su 114 emendamenti, circa 80 sono a firma dei consiglieri del gruppo del Partito Democratico Elio Ghioni e Nadio Limonta e del capogruppo Domenico Guerriero.   Ed è proprio del capogruppo Guerriero il commento generale in aula sul piano provinciale: "La discussione sul PTCP è un momento importante perchè è uno degli strumenti che la Provincia deve riuscire a darsi. E' l'occasione per testimoniare quanto possa essere decisiva l'istituzione Provincia, ma noi in adozione abbiamo votato contro questo piano, che non era altro che la fotografia dell'esistente e non assolveva al suo compito di programmazione e pianificazione. Inoltre non teneva conto delle diversità e delle differenze del territorio provinciale, che sono di carattere paesaggistico e dello sviluppo del territorio. Infine, era dotato di norme decisamente troppo vaghe".   Il capogruppo ha poi fatto riferimento al lavoro svolto dal gruppo del PD per cercare di migliorare questo piano e soprattutto al cambiamento introdotto dalla verifica regionale:  "Se oggi la provincia può vantarsi di aver varato un PTCP che prevede il 3,7% di consumo di suolo lo deve solo all'intervento molto prescrittivo della delibera regionale, senza la quale la giunta avrebbe proseguito nel suo cammino che prevedeva il 6%. E solo grazie al nostro deciso intervento abbiamo la speranza di votare questo PTCP entro il 6 di giugno: crediamo infatti che sia meglio che vengano sancite due o tre regole, anche se blande, piuttosto che nessuna regola, e per questo, anche se ancora lontano dal piano che avremmo voluto per il nostro territorio, abbiamo lavorato per portarlo quanto prima in votazione.    Ma bisogna dire che il nostro è un territorio troppo martoriato e ha bisogno di una risposta forte. E quello che oggi ci si presenta da votare non basta, almeno per tre grosse ragioni: 1- Le compensazioni NON devono essere monetizzabili e devono essere ambientali e NON territoriali (del tipo, non una scuola, ma alberi e parchi, terreni); 2- Ai comuni che di loro iniziativa hanno chiesto di trasformare aree libere in Aree Agricole Strategiche si è risposto solo con delle AAP, molto più deboli dal punto di vista della tutela; 3- La polpetta avvelenata dell'Art. 48 non la vogliamo, per noi è una faglia incredibile che servirà e forse già sta servendo ad altri per incunearsi tra le maglie di questo PTCP.   Infine, voglio dire però che abbiamo un approccio laico sulla discussione: siamo aperti a qualsiasi votazione sull'esito finale e se ci saranno le giuste modifiche, siamo disposti a votare questo piano".

Ufficio stampa del PD di MB

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