LETTERA APERTA AI CITTADINI DI CARATE BRIANZA E AI PARTITI POLITICI IN LIZZA PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL MAGGIO 2013

Intanto voglio ringraziare chi mi ha “offerto” di “correre” per il posto di Primo cittadino di Carate Brianza e di essere presente nelle liste. Personalmente ringrazio per la fiducia accordatomi ma come ho già detto loro, “passo parola” , perché non solo non me la sento di partecipare all’ agone politico.. per una varietà di motivi troppo lunghi da elencare; ma soprattutto perché preferisco, per adesso, non interferire con la politica locale, un domani si vedrà.. magari anche recente..

Tranquillizzo anche altri; non presenteremo nessuna lista e formazione politica in alternativa a nessuno (anche se in diversi me lo hanno chiesto), NOI SIAMO UN ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI e sia per statuto che per deontologia non possiamo e non vogliamo.

Quindi sgombrato il campo da questo, voglio spendere delle parole sulle elezioni amministrative, proprio perché lo si reputa un momento importante nella vita civile e sociale del Paese.

La presente non vuole essere un decalogo, ne tantomeno un programma politico, ma alcune cose vanno dette: bisogna votare e eleggere chi ha cuore il Paese e non chi è tifoso o peggio ultras..

Bisogna eleggere gente nuova e fresca, magari giovani che hanno idee spendibili, con voglia di fare per il bene della comunità e non le solite vecchie cariatidi col mestiere del politico di lungo corso legato al carro del partito o per meri interessi personali o famigliari.

Bisogna eleggere chi ama Carate e i caratesi, il suo territorio, il suo verde, il suo Lambro, la sua storia e non i faccendieri del mattone e del calcestruzzo, BASTA A CASA LORO!..

Bisogna eleggere chi ci ascolta e chi ci parla e non fa finta e si nasconde dietro le sacrestie dei partiti.. con figure strane piene di interessi privati.

Vi chiediamo (ai partiti) di inserire ne vs. programmi tutte le proposte che Adiconsum ha elaborato e proposto alla giunta uscente in questi anni.

Inascoltati e derisi proprio da quella giunta spazzata via dalla magistratura per corruzione e furto.

Che si cominci un confronto democratico e civile instaurando sin da subito un rapporto e un confronto con tutta la società civile e le sue organizzazioni.