Comunicato stampa. M5S Lombardia. Costi della politica: confusione e tensione nei partiti.
Questa mattina si sono riunite le Commissioni regionali Bilancio e Affari Istituzionali per votare gli emendamenti sul progetto di legge di riduzione dei costi della politica.
Tutti gli emendamenti del Movimento 5 Stelle che chiedevano riduzioni sostanziali, e non formali, dei costi sono stati bocciati in maniera compatta da tutti i partiti. Tra questi l’abolizione totale dei vitalizi, anche pregressi, la riduzione degli stipendi a 5 mila euro lordi e la richiesta di rimborsi spese documentati.
“Come ci aspettavamo il tesoretto da oltre 4 milioni di euro, ritornerà, stando al progetto di legge, a disposizione dei partiti. M5S ha chiesto che quel denaro pubblico sia destinato al sostegno delle piccole e medie imprese. Su questo presenteremo un ordine del giorno, in sede di discussione della legge il 18 giugno,”, spiega Dario Violi, consigliere regionale M5S.
“I vitalizi, anche quelli di cui godono gli ex consiglieri possono essere eliminati o, almeno, ridotti, anche secondo il parere dell’ufficio legislativo del consiglio. Quello che manca è la volontà politica. In un momento di crisi questi privilegi sono intollerabili”, continua Stefano Buffagni, consigliere regionale M5S.
Per Eugenio Casalino, consigliere regionale M5S, “Ci siamo opposti alla possibilità, esistente nel progetto di legge, di gestire gli staff dei gruppi consiliari con rapporti di lavoro di diritto privato, sfuggendo quindi alle normative del pubblico impiego. Inoltre, la discussione sulla legge è partita in ritardo, c’è stata grande confusione e tensione all’interno della maggioranza testimoniata anche dalle continue richieste di sospensione dei lavori della commissione e dalla presentazione di pacchi di emendamenti all’ultimo minuto. In ogni caso il Movimento 5 Stelle ripresenterà tutti i suoi emendamenti in aula il 18 giugno”.
M5S Lombardia. Costi della politica: confusione e tensione nei partiti
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