ECCO IL  NUOVO CDA DI BRIANZACQUE 

Al timone della monoutility idrica briantea, il lissonese Gianfranco Mariani

Confermata la composizione “a cinque”,  ma con due membri

delle pubbliche amministrazioni. 

Rinnovo degli organi societari per Brianzacque, gestore unico  del Servizio Idrico Integrato nella Provincia di Monza e Brianza e responsabile degli acquedotti, fognature e depurazione in altri 18 comuni del Nord Est Milanese.

L’assemblea dei soci ha  nominato alla guida dell’azienda Gianfranco Mariani, 70 anni, architetto di Lissone, con alle spalle esperienze di amministratore nella “città del mobile” e in  Bea (Brianza, Energia, Ambiente).  Suo vice, sarà Enrico Boerci, 43 anni, ex assessore alla cultura di Vedano al Lambro e ex componente  del Consiglio di Amministrazione di Alsi (Alto Lambro Servizi Idrici) di Monza.  Oltre ai due membri di nomina politica, come previsto dalla legge “Spending Review”, sono entrati  a far parte della governance societaria anche  tre dipendenti provenienti dalla Pubbliche Amministrazioni e da società pubbliche. Si tratta di Mario Spoto, 51 anni, direttore e segretario generale del Comune di Monza; Cinzia Pecora, 44 anni, Responsabile Programmazione e Controllo di gestione al Comune di Agrate Brianza e di Mario Borgotti, 52 anni, Direttore Generale di Gelsia Reti.

“Sono sorpreso e onorato- ha esordito il neo presidente, aggiungendo: “ E’ necessario virare dritto per dar definitivamente vita in  tempi utili  all’azienda unica dell’acqua pubblica briantea, in grado di fornire agli utenti  un servizio sempre migliore e di sostenere i numerosi  investimenti necessari sul territorio”.

Nel passare il testimone, il presidente uscente Oronzo Raho  ha espresso soddisfazione per la nomina del nuovo consiglio: “Un Cda di qualità che riassume  elevate professionalità ed esperienze e che vede al proprio interno l’inserimento di rappresentati dei comuni, rafforzando così  il principio della gestione in house e dunque,  la legittimità dell’affidamento a Brianzacque e del percorso, sin qui seguito”.  

 

Ora, Brianzacque dovrà proseguire l’iter per la ristrutturazione dell’assetto societario  mediante la restituzione delle quote possedute dalle patrimoniali agli enti locali di provenienza, a prosecuzione e a  completamento del percorso indicato dalla Conferenza dei Comuni dell’ATO, già nel gennaio 2011. Di fatto,  da azienda  partecipata dalle ex municipalizzate del territorio di cui ha raccolto storia ed esperienza nel ramo del settore idrico,   dovrà trasformarsi in  società partecipata direttamente pubblica  dagli enti locali comunali.

 

In questo mese di giugno,l’assemblea societaria della monoutility dell’acqua, 220 dipendenti che si occupano di acquedotti, fognature e depurazione al servizio di un bacino d’utenza di 850 mila cittadini,   ha compiuto significativi passi in avanti tesi a  perfezionare l’affidamento del servizio idrico integrato. In primis,  ha  modicato lo statuto secondo le richieste dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) , rafforzando il ruolo dei Sindaci, chiamati a divenire soci di Brianzacque  al posto delle partecipate e il relativo controllo analogo.  E’ stata inoltre avviata l’acquisizione delle quote di partecipazione da parte degli enti locali con l’acquisto  del Comune di Monza che ha rilevato le quote di Acsm-Agam.