Monza città green secondo l’Istat. Ma è una media, come il “pollo di Trilussa”. Se si toglie il parco, il verde non c’è.
A volte le statistiche traggono in inganno. Secondo Istat, Monza sarebbe una “green city”, tra i sedici grandi comuni italiani con più verde. Lo direbbero i numeri raccolti sui “Dati ambientali nelle città”. Peccato che, come al solito, pesi sulla statistica il Parco di Monza, che soltanto una valutazione ottusa (e i numeri, presi da soli, lo sono) può confondere con l’indispensabile verde distribuito nei quartieri. Il Parco è stupendo, è un bene preziosissimo del quale andare orgogliosi, ma è un “concentrato” a vantaggio – forse – della porzione di città appunto chiamata da tutti “zona parco”. Nel resto della città, il verde è una vera rarità. Curioso che nessuno abbia mai dato diffusione ad un’altra recente statistica Istat: quella che mette Monza, insieme a Napoli, al primo posto in Italia per densità abitativa, cioè per numero di residenti su chilometro quadrato. Siamo come le formiche. Dice Isabella Tavazzi, portavoce del Comitato San Fruttuoso 2000: “La statistica che ci pone tra i comuni più green d’Italia è come il pollo di Trilussa: la media è fuorviante, perché c’è chi ha tantissimo verde (pochi) e chi non ne ha per niente (tanti). Monza ha bisogno come il pane di spazi verdi diffusi nei quartieri e dobbiamo augurarci che la riqualificazione delle molte aree dismesse, in via di definizione da parte del Comune, risponda a questa necessità e contribuisca a sanare una situazione squilibrata da decenni”.
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Comitato San Fruttuoso 2000: Monza, verde, Trilussa
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