Monza, da Consiglio comunale ok a bilancio di previsione 2013. Non aumentano Irpef e i costi dei servizi comunali. Più risorse per servizi sociali e istruzione pubblica. Garantiti i fondi per manutenzione di strade e scuole. Sindaco Scanagatti: “Tares un macigno per tutti i comuni”

Monza, 2 agosto 2013 – Il Consiglio comunale di Monza ha approvato nella notte il bilancio di previsione 2013: su 26 presenti hanno votato a favore 17 consiglieri della maggioranza di centrosinistra, 7 hanno votato contro, 2 gli astenuti (M5s e Lista civica Cambia Monza). A parte la Tares, introdotta dal governo e che graverà su tutti i comuni comportando aumenti consistenti per tutti i cittadini, a differenza di altre città Monza non aumenta l’addizionale Irpef e le tariffe dei servizi comunali forniti alla cittadinanza. La spesa corrente ammonta a 128 milioni di euro, mentre gli investimenti in conto capitale sono di 87 milioni di euro, 69,3 dei quali destinati, tra l’altro, alla manutenzione di strade e marciapiedi, delle scuole e degli impianti sportivi comunali, all’housing sociale, al rifacimento nuovo viale Lombardia e all'apertura del nuovo museo della città. Dal bilancio emergono ulteriori tagli da parte dello stato per 6,4 milioni di euro.

 

“Nonostante i gravi ritardi e le incertezze governative su alcuni importanti capitoli di entrata, come l’Imu, – commenta il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti - con un intenso lavoro di cui ringrazio la giunta, la struttura e tutto il Consiglio comunale, siamo riusciti ad approvare il bilancio senza il quale non saremmo stati in grado di garantire servizi fondamentali ai cittadini e di proseguire con l’opera di manutenzione avviata in città. Sulla Tares l’amministrazione si attiverà affinché già dall’anno prossimo, intervenendo sulle componenti variabili della tariffa legate alla effettiva produzione di rifiuti, si possano rimodulare gli importi a fronte di risultati ulteriormente positivi sul fronte della raccolta differenziata cittadina”.

Il bilancio prevede per la parte corrente spese per 128 milioni di euro, sostanzialmente in linea con le spese correnti registrate a consuntivo nel 2012. Per quel che riguarda le entrate che finanziano la spesa corrente, 104 milioni saranno quelle tributarie (Imu, Tares, addizionale comunale Irpef).L’aliquota Irpef rimarrà invariata, allo 0,5%, nonostante sia possibile aumentarla fino allo 0,8%, e il gettito previsto si attesta a 10,8 milioni di euro: saranno esenti dal tributo tutti i redditi al di sotto dei 15 mila euro.

Per quel che riguarda l’Imu, nel 2013 è previsto che tutta l’imposta rimanga ai comuni (con equivalente riduzione di trasferimenti) a eccezione dell’imposta relativa agli immobili produttivi, che il contribuente verserà direttamente allo Stato: il gettito previsto in bilancio di previsione è di 58,7 milioni di euro. Dall’applicazione della Tares è prevista un’entrata pari a 22,4 milioni di euro. La Tarsu nel 2012 haprodotto a consuntivo un gettito di 18 milioni euro. Con la Tarsu il Comune riusciva a coprire l’82% dei costi legati ai rifiuti, il resto era coperto con altre entrate comunali. Con la Tares ciò non è più possibile perché la normativa prevede che vengano coperti la totalità dei servizi legati ai rifiuti e ai costi indivisibili (ad esempio spezzamento e illuminazione stradale).

Tra la spesa corrente emerge la conferma e un leggero aumento (circa 900 mila euro in più) dei fondi disponibili per iservizi sociali, con una previsione di bilancio di 28,9 milioni di euro. Aumentano di quasi 1 milione di euro le risorse destinate all’istruzione pubblica (13,8 milioni di euro) e vengono confermati i fondi alla cultura (3,9 milioni di euro).

Ufficio stampa