Come di consueto la Procultura riprende la propria attività con la proposta cinematografica; è infatti fissato martedì 24 settembre l’inizio del Cineforum. Nel panorama cinematografico dominato da una mentalità da fast food, cioè da uscite così frequenti da non consentire ai film un’adeguata permanenza nelle sale, il Cineforum si propone come luogo in cui si ridà vita a film repentinamente scomparsi, valorizzandone le caratteristiche formali e di contenuto. Non solo, la proiezione diventa anche l’opportunità di confronto tra gli spettatori su particolari tematiche, alla presenza di esperti appositamente convocati.
Sarà LA GRANDE BELLEZZA di Paolo Sorrentino a dare il via alla manifestazione , seguirà l’1 ottobre LA REGOLA DEL SILENZIO di Robert Redford. Il primo evento dell’anno è fissato per l’8 ottobre: alla proiezione di MIELE, esordio alla regia per Valeria Golino, interverrà il professor Adriano Pessina, docente di Filosofia Morale presso l’Università Cattolica di Milano; il delicato problema trattato dal film è quello dell’eutanasia. Dopo la visione de IL LATO POSITIVO di D.O.Russell, programmato per il 15 ottobre, ci sarà una proiezione speciale in occasione della Giornata Missionaria Mondiale, organizzata in collaborazione con il PIME; il film in questione è UN GIORNO DEVI ANDARE, che Giorgio Diritti ha realizzato traendo ispirazione dagli scritti di padre Augusto Gianola. La prima parte del programma è completata da due film che ci consentono di ampliare gli orizzonti geografici: IL FIGLIO DELL’ALTRA di Lorraine Levy e LA SCELTA DI BARBARA di Christian Petzold, rispettivamente ambientati nell’Israele di oggi e nella Germania Orientale degli anni Ottanta.
Proiezioni ogni martedì alle ore 15.30 ed alle 21.00 presso la sala del Teatro Villoresi – p.za Carrobiolo - Monza
Biglietto d’ingresso euro 4.50 (euro 3.00 al pomeriggio); carnet cinque ingressi euro 20.00; abbonamento a venticinque proiezioni euro 65.
Abbiamo scelto come film di partenza il probabile rappresentante del cinema italiano ai prossimi premi Oscar: LA GRANDE BELLEZZA di Paolo Sorrentino, che racconta "Il tramonto di un'Italia volgare e corrotta, invecchiata malamente in un triste e atonico vuoto morale. Un'Italia piombata nell'abisso di un'irrimediabile perdita di senso, che ha sepolto la propria bellezza sotto una crosta di insostenibile superficialità e stordimento. Un'Italia grottesca, popolata da personaggi mostruosi, come gli invitati all'assordante festa mondana che nel film arriva a pochi minuti dall'inizio, dopo la contemplazione di una Roma vuota e silenziosa, quasi collocata in un'altra dimensione”. (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 21 maggio 2013)
Buona visione!