Monza, 22 settembre 2013

Secondo censimento in collaborazione con Regione Lombardia e FIAB.  Anche questo anno è stato rilevato il passaggio di biciclette in tutti i capoluoghi della Lombardia. In occasione della settimana europea della mobilità sostenibile, si vuole monitorare quale sia l’uso di mezzi alternativi e sostenibili per spostarsi nelle nostre città.

FIAB Monzainbici, come noto, da anni, e ogni anno, rileva i passaggi di biciclette e fin dall’inizio l’incremento, anno dopo anno, è stato sensibile.

L’esplodere della mobilità ciclistica a Monza è dovuta ad una maggior esigenza di libertà e di trasformare  la nostra città in un luogo accogliente per tutti. Esigenza che fatica a trovare soluzioni pratiche da parte delle amministrazioni comunali che si sono succedute, salvo qualche eccezione.

I risultati del 2013 (giovedì 19 settembre) registrano un lieve calo che possiamo tranquillamente definire “fisiologico”.

Dai 6310 passaggi dalle 7.30 alle 13.30 del 2012, siamo passati ai 5511 del 2013, un calo che sfiora il 13%.

Non ci preoccupa affatto il risultato diverso dagli altri anni. Sono tanti i fattori che possono intervenire in una sola giornata, anche perché la sensazione, che non è sicuramente un dato certo, è che le strade di Monza siano percorse da sempre più ciclisti motivati, sia dalla necessità, a volte, di economizzare sulla spesa del proprio trasporto quotidiano, sia da una consapevolezza della situazione sempre più difficile da sopportare. Ci riferiamo all’inquinamento acustico, atmosferico e dall’occupazione spropositata di spazio cittadino da parte delle autovetture. Anche la salute ne riceve vantaggi diretti, dovuti al movimento fisico.

Sottolineiamo che il decremento più marcato rispetto al 2012 è quasi esclusivamente concentrato in Largo Mazzini. Qui le ragioni sono forse maggiormente comprensibili. Sempre più incidenti a ciclisti (due negli ultimi giorni a componenti del nostro Direttivo) cadenzano le giornate sulle nostre strade e la mancanza di strutture impauriscono molti monzesi a scegliere per il meglio. Largo Mazzini non è certo un luogo facile per le biciclette e, in fase di ristrutturazione del “largo”, sarebbe opportuno dedicare una corsia ciclabile che da via Azzoni Visconti, raggiunga la stazione ferroviaria, sia tramite via Caduti del Lavoro che da Corso Milano. Nello stesso C.so Milano sarebbe semplice tracciare una corsia ciclabile, al posto delle auto parcheggiate in sosta vietata, evitando slalom improbabili alle biciclette.

Il modal split di quest'anno rilevato in Corso Milano)  mostra un aumento percentuale delle moto (12.06% versus  6,50%) e delle biciclette (16,58% versus 12,12%) rispetto alle auto (71,36% versus 81,38%) . Ed è questo il punto focale, si osserva un rilevante spostamento dalle auto alle bici. E’ risaputo il calo sensibile, sia delle vendite di auto che del loro utilizzo. A questo si deve puntare, meno possesso di auto, meno utilizzo delle stesse e spazio a biciclette, pedoni e mezzi pubblici.

Un altro motivo di decremento è sicuramente legato al furto di biciclette, ormai diventato una tragedia cittadina. Non si è più sicuri di ritrovare la propria bicicletta tornando da lavoro, da scuola o dalle proprie commissioni. Ci sono alte probabilità che la bicicletta prenda strade sconosciute, ma non quelle del proprietario. FIAB sta predisponendo una campagna di sensibilizzazione e di azioni pratiche che però avrebbero bisogno dell’ausilio fattivo delle amministrazioni comunali.

Tornando ai risultati del censimento, vogliamo sottolineare che il 2012 sul 2011 aveva visto un forte incremento di passaggi, cosa che ci fa pensare ad un dato eccezionale del 2012 dovuto a mille motivi, e che non si sono verificati, nel loro complesso, quest’anno. Se vogliamoinvece  analizzare il dato 2013 su quello del 2011 possiamo dedurre che un considerevole incremento si è verificato e che corrisponde ad un +27%.

In definitiva consideriamo il rilevamento del 2013 come positivo, che conferma la dilagante espansione della mobilità/bicicletta, che dovrà portare, volenti o nolenti ad un cambio di passo nelle infrastrutture cittadine, volte a favorire fortemente la mobilità ciclistica e il mezzo pubblico, con interventi conosciuti, dal momento che già funzionano in tante parti dell’Europa e in Italia in particolare.

Ufficio Stampa FIAB Monzainbici