RIUSCITA L’INIZIATIVA DELLA FP CGIL E DELLA CGIL MB

SUL FUTURO DELL’OSPEDALE DI GIUSSANO

Certamente riuscita l’iniziativa pubblica del 2 ottobre, organizzata dalla Funzione Pubblica CGIL e dalla Camera del Lavoro territoriale di Monza e Brianza, sul futuro dell’ospedale di Giussano.

Un centinaio di partecipanti, lavoratori e cittadini, hanno dato vita ad una assemblea sul marciapiede antistante il nosocomio con la presenza dei Sindaci di Giussano, Carate, Lentate e Meda, con il Direttore generale dell’Azienda ospedaliera Desio Vimercate e il Commissario straordinario dell’ASL MB.

Tutti i soggetti istituzionali presenti si sono resi disponibili a partecipare ad un tavolo di confronto sul merito delle diverse proposte emerse anche dal dibattito di ieri sera, come richiesto dagli organizzatori.

Come è noto l’unica proposta ad oggi presentata in Regione Lombardia risulta essere quella avanzata dalla Direzione ospedaliera per il trasferimento del settore materno infantile dall’ospedale di Carate a quello di Giussano, come condizione per ampliare il servizio erogato a Carate.

 “La questione vera al centro della nostra iniziativa – dice Walter Palvarini, segretario generale della FP CGIL MB – è che in questi mesi di dibattito, nonostante forti polemiche sui giornali, è mancato un luogo certo, riconoscibile e trasparente dove discutere con tutti i soggetti istituzionali e sociali del progetto della Direzione, dove condividere le esigenze della sanità del territorio e dove prendere in esame anche eventuali altre proposte di riorganizzazione e sviluppo.

Predomina una stato di incertezza, per gli operatori e per i cittadini che riteniamo necessario superare rapidamente.”

Il contesto politico regionale non è dei più favorevoli. “In vista della riforma sanitaria regionale - come conferma Lorella Brusa, segretaria CGIL MB - con il più grande polo di Carate a 5 Km, l’ospedale di Giussano rischia di chiudere, se non si interviene con una riorganizzazione strutturale. Non è possibile spogliare il territorio dei propri presidi sanitari , ma questi vanno ripensati, diversificando l’offerta, costruendo un sistema realmente integrato. Inoltre, a maggior ragione in tempi di crisi, il welfare è risorsa viva per il territorio, dà buona occupazione e ha un indotto che non possiamo permetterci di trascurare.”

Nel dibattito sono intervenuti anche alcuni cittadini che hanno raccontato le loro difficoltà a rivolgersi ai servizi sanitari, a partire dalle liste di attesa.

Presente anche il segretario regionale della Funzione Pubblica della CGIL Alberto Villa che ha rivendicato la necessità di una discussione aperta e libera da logiche di schieramento politico anche per quanto riguarda l’ipotizzata riforma sanitaria regionale.