Bene il Comune sulla M5 e on. Grimoldi sui pendolari ma qui ci vuole una mobilitazione generale. E non è vero che Monza non sa nulla della TAV merci Monza comincia a muoversi nel modo giusto sul problema del trasporto pubblico, ma per ottenere qualche risultato occorre una mobilitazione generale. L’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di chiedere alla Regione Lombardia il prolungamento della M5 fino a Bettola (interscambio con M1) e di qui fino alla Villa Reale è un passo molto importante e positivo. Altrettanto utile e positiva l’interrogazione dell’on. Grimoldi al ministro delle Infrastrutture per sapere tempi e modi della TAV merci che attraverserà la Brianza e Monza con molti nuovi treni a partire dal 2016 e con alto rischio di riflessi negativi sui treni pendolari. Dice Isabella Tavazzi, portavoce dell’Associazione HQMonza e del Comitato San Fruttuoso 2000: “Il trasporto pubblico nella nostra area densamente abitata è oltre i limiti di insufficienza e inefficienza. Metropolitana di Monza, metrotranvie in Brianza, progressivo potenziamento senza intoppi del servizio dei treni pendolari, sono obiettivi che tutti dovremmo porci. Lanciamo un invito a tutti i parlamentari della zona, ai sindaci, alle associazioni di cittadini perché prendano una posizione con forza su questi argomenti. La realizzazione della galleria di Monza sulla SS36 ha dimostrato che quando c’è una vera mobilitazione della Brianza, i risultati concreti si ottengono”. Sull’ampliamento della ferrovia Chiasso-Seregno-Monza e della Seregno-Carnate-Monza, e sul relativo aumento di treni merci, specie di notte, rinnoviamo l’appello al Comune perché assuma le iniziative da noi suggerite nei giorni scorsi, soprattutto per chiedere interventi antirumore e antivibrazioni in tempo utile per il 2016. Vista l’insistenza di certe affermazioni, siamo costretti a smentire l’Amministrazione di Monza quando afferma di non sapere nulla dei progetti per lo sviluppo del traffico ferroviario. Monza è stata costantemente informata dalla Regione Lombardia sin dal 2003. Forse il problema è stato sottovalutato. Basta leggere la risposta che la Giunta ha dato nei giorni scorsi alla interpellanza 298 del consigliere Mariani sui ritardi nella realizzazione della passerella di via Medici che scavalca la ferrovia Milano-Chiasso. Tra i motivi di questi ritardi, sono indicate le modifiche progettuali chieste dalle Ferrovie (RFI), esattamente funzionali al prossimo transito dei mega-merci da 2mila tonnellate, alti 4 metri e lunghi 850.
Comitato S. Fruttuso 2000 - Monza