Dal 2016 sulla Chiasso-Milano + 40% di treni
Anche Regione Lombardia perplessa sulla TAV Merci
Si pensa ad un’altra nuova linea ferroviaria


Ci sono molti dettagli da sapere sulla nuova Tav Merci che
attraverserà la Brianza e si aggiungerà al servizio viaggiatori
transfrontaliero ed a quello suburbano per i pendolari. La vicenda –
come abbiamo segnalato nelle scorse settimane – è deli­cata e
complessa, sia per questioni di infrastrutture, sia per i
finanziamenti. Ma una soluzione è necessaria e si è fatta ormai
urgente, in base ai progetti europei e soprattutto agli accordi con la
Confederazione Elvetica.

Dal 2016, aumentano i treni sulla Chiasso-Milano: quanti?

Innanzi tutto un dato. Dopo l’apertura della mega-galleria elvetica
del Gottardo, già programmata con certezza per il 2016, i treni in
movimento tra Chiasso e Milano passeranno progressivamente da 360 a
510 al giorno, con un aumento del 40%, distribuiti sulle 24 ore.
L’incremento riguarderà soprattutto i nuovi convogli merci lunghi fino
a 800 metri e alti quattro, 2mila tonnellate di carico l’uno.

E’ uno dei particolari confermati anche dal parere che la Regione
Lombardia ha espresso sul quadruplicamento della ferrovia
Chiasso-Monza, progetto in fase di stesura esecutiva, in parte già
finanziato e in attesa di ulteriori fondi entro la fine di quest’anno.

L’ampliamento da due a quattro binari è previsto da Chiasso a Seregno,
dove la prosecuzione verso Milano si suddivide tra la linea storica e
l’itinerario Seregno-Carnate-Monza-Milano. Ricordiamo che a Monza
entrambe le coppie di binari at­traversano quartieri densamente
abitati.

Ripercussioni negative su linee “S” e servizio pendolari

Sul progetto, la Regione Lombardia è stata la prima ad esprimere forti
perplessità, con le valutazioni tecniche e ambientali inviate a RFI
Reti Ferroviarie Italiane, specie per quanto riguarda la tratta
Seregno-Desio-Monza-Milano.

Innanzi tutto, la Regione teme “ripercussioni negative sulla qualità
del traspor­to passeggeri, in particolare nelle ore di forte flusso
pendolari”. In secondo luogo, rileva che i quattro binari esistenti
nella tratta Monza-Milano Greco sono “del tutto insufficienti a
garantire l’esercizio delle reti previste” (merci, pas­seggeri e
suburbana) e inadeguate “per consentire l’incremento e il cadenzamento
dei servizi regionali” (cioè i treni pendolari) ogni 15 minuti almeno.

Ipotesi di una nuova linea accanto alla superstrada Milano-Meda

Per superare limiti e problemi, la Regione Lombardia ha addirittura
proposto di realizzare una nuova linea ferroviaria, da dedicare alle
merci, tra Camnago e Milano Greco, con un tracciato a doppio binario
che – nella sostanza – si affiancherebbe alla superstrada Milano-Meda.
E’ già pronto uno studio di fatti­bilità.

Il “Piano B” delle Ferrovie: treni merci soprattutto di notte

Considerati i tempi di crisi, non è detto che i progetti previsti
ottengano tutti i fondi necessari, aspetto che si chiarirà entro la
fine di questo 2013.  Ricordiamo che in dicembre la Svizzera ha in
programma di dare il via libera ad un prestito di 230 milioni di euro
a RFI, a condizione che l’Italia inizi subito i lavori per la sua
parte della TAV merci del Gottardo. Gli accordi internazionali sono
comunque chiari e sul loro rispetto la Confederazione Elvetica è molto
rigorosa, perchè ha investito miliardi per togliere le merci dalle
strade e caricarle sui treni, cosa che dal 2016 intende fare ad ogni
costo, vietando sul suo territorio il transito ai camion. Come potrà
cavarsela l’Italia?

Le Ferrovie hanno pronto un “Piano B” che prevede di realizzare nuove
infra­strutture solo nei punti essenziali, per esempio a Seregno, e di
concentrare il tra­sporto merci nelle ore notturne (sino a un
convoglio ogni 6 minuti).

Ripercussioni inevitabili sulla città di Monza

Con il progetto principale, ma a maggior ragione con il “Piano B”,
tutti questi tre­ni passeranno da Monza e il servizio treni locali non
potrà raggiungere i livelli previsti dalla Regione. E’ il motivo per
il quale abbiamo chiesto all’Amministra­zione Comunale di muoversi per
tempo, domandando chiarimenti a RFI e alla Regione Lombardia, e
operando su due direttrici: chiedere fondi e predisporre potenziamenti
per il trasporto pubblico locale, chiedere misure adeguate di tutela
dall’inquinamento acustico e dalle vibrazioni, oltre alla eliminazione
dei passaggi a livello rimasti lungo la Carnate-Monza-Milano.

Associazione HQMonza
www.hqmonza.it