Domenica scorsa si è svolta a Nova Milanese la premiazione della 54° edizione del Premio Internazionale Bice Bugatti – Giovanni Segantini.

Il premio acquisto del Comune di Nova Milanese è stato assegnato, all’unanimità dal comitato scientifico, al pittore Italo Bressan. La composizione del comitato scientifico, che ha decretato l’esito di questa edizione, evidenzia il grande percorso che l’Accademia ha fatto e sta facendo per rendere sempre più visibile questo importante premio.

Sono presenti Fernando Garcia Barros, in rappresentanza del Martadero, Marisa Caichiolo, come coordinatrice dell’ADC&Building Bridges, il direttore della LAP Alessandro Savelli, due critici d’arte molto noti nel territorio, Simona Bartolena e Francesco Pagliari, il professore  Marco Meneguzzo e Franco Marrocco, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera, che in questa edizione del Premio ha avuto un ruolo davvero importante.

Il Premio alla carriera a Italo Bressan non vuole far altro che omaggiare il pittore che si distingue nel mondo dell’arte per il “senso sensibile” della sua pittura e la capacità di restituire la percezione emotiva di quegli elementi – come l’ombra, o lo “spessore” impercettibile del colore che si fa supporto di se stesso – che solo la sapienza pittorica sa dominare. In questi tre decenni, la pittura di Bressan si è dunque mossa su uno stesso binario, o comunque in una medesima direzione, senza rincorrere modi e mode.

Ecco allora che in queste ultime opere Bressan propone sempre lo stesso tema, che però è inesauribile, perché fatto di infinite varianti. Il colore impalpabile che riesce a sfiorare il concetto di luce e del suo contrario – l’ombra – non è lontano dal tentativo – più meccanico, forse – di dipingere su tulle, su un supporto il più evanescente e leggero possibile, così come il senso della luce contrapposta a un lato oscuro – sia su carta, sia su vetro: fattore questo che rivela la meticolosità della ricerca pittorica di Bressan, attento alla resa tecnica ed emotiva di ognuno dei pochissimi elementi messi in campo nell’opera – sfiora a sua volta un significato metaforico importante come quello che mette a confronto la luce e la tenebra, ma lo sfiora soltanto, perché l’intento di Italo è quello di non tradire mai la pittura per il concetto.

Per quanto riguarda la sezione internazionale, alla quale come ogni anno hanno partecipato artisti legati al Projecto Martadero con sede a Cochabamba in Bolivia e artisti legati a ADC&Building Bridges di Los Angeles, la giura ha assegnato i seguenti premi:

-       Il Premio acquisto “Bice Bugatti Club”- VI Edizione di euro 2.000,00

a Jessica Demuro

-       Il Premio acquisto “Bice Bugatti Club”- VI Edizione di euro 1.000,00

a Herta Messner     

-       Il Premio ex equo di euro 1.000,00

a Knorke Leaf e a Diego Vilar

-       La Segnalazione con medaglia del Presidente del Senato della Repubblica

a Chiyomi Taneike Longo

-       La Segnalazione con medaglia del 60° della Libera Accademia di Pittura “Vittorio Viviani

a Chirquipunk Sebastian Navarro