Le dichiarazioni politiche rilasciate la scorsa settimana dal Ministro dell'Agricoltura Nunzia De Girolamo e dall'Assessore Regionale Gianni Fava nell'ambito della Fiera Zootecnica di Cremona, dimostrano una volta di più, semmai ce ne fosse bisogno, la spaccatura tra il Governo Centrale e Regione Lombardia sulle strategie da usare per aiutare il Settore Agricolo anche in prospettiva di Expo 2015 dove il tema principale “Nutrire il Pianeta” non combacia assolutamente con la Politica che questo Governo sta portando avanti.

Gli interventi di diminuzione dei Finanziamenti che negli ultimi anni stanno mettendo a repentaglio la parte di Agricoltura più produttiva del nostro Paese e sicuramente anche tra le Regioni Europee,  preoccupano il sindacato.

Quanto dichiarato dall'Assessore Regionale, rispetto all'impossibilità di Cofinanziare sia i progetti del Piano di Sviluppo Rurale che tutto il lavoro dell'Associazione allevatori, se questi soldi non vengono tolti dal Patto di Stabilità, crea un 'allarme oltre che occupazionale (450 Lavoratori delle Associazioni Allevatori e 400 del Settore Forestale rischiano il posto di lavoro )anche per la salute di tutti i cittadini.

Infatti l'Associazione Allevatori svolge un compito fondamentale di controllo per la sicurezza alimentare aiutando a rendere tutta la filiera dell'allevamento delle carni  e la produzione e trasformazione del latte con caratteristiche di qualità  superiori al livello Europeo.

Il settore Forestale invece seppur ridotto numericamente ai minimi termini lavora nel tentativo di salvaguardare il più possibile il  territorio montano dai dissesti idrogeologici che ormai colpiscono la maggior parte del nostro territorio.

Fai Cisl,  Flai Cgil e Uila Uil Lombardia chiedono a gran voce al Ministro De Girolamo un 'intervento deciso in favore di questi Settori  per arrivare all'inaugurazione dell'expo nel 2015 con il mondo Agricolo ancora in grado di competere con il resto dell'Europa  e non ridotto invece,  come sta avvenendo  ad un settore marginale  costretto ad importare materie prime di dubbia qualità per  continuare a trasformare alimenti che perderanno sempre di più la qualità che li ha resi famosi nel mondo.

FAI CISL                                        FLAI CGIL                                   UILA UIL

A.Cornelli- O.Sora                      M.Bermani- C.Superchi                 M.Grossi-A. Donferri