La lista civica ribadisce, visto lo scorretto uso strumentale che ne è fatto, che la decisione di assumere la denominazione "Città Persone" deriva da proposta espressa da Michele Faglia, approvata dalla Assemblea dei soci in data 7 novembre 2012 in occasione della presentazione del nostro nuovo statuto, modificato in modo da essere più consono alle rinnovate normative vigenti in materia.

Tale proposta è stata avanzata dal Presidente Faglia "ritenendo non attuale il riferimento alla sua persona ed all’esperienza amministrativa 2002-2007 ed per l’ormai consolidato e riconosciuto impegno di tante persone ben identificabili in Città Persone", come riportato nel verbale dell’Assemblea.

Tale modifica, essendo prettamente formale e non determinando alcuna variazione sostanziale, è stata poi comunicata alla Presidenza del Consiglio comunale in data 18 ottobre 2013.

Siamo cittadini che non fanno politica per " mestiere" ma unicamente per passione civica e con l’unico obiettivo di impegnarsi per la città, fondandosi esclusivamente sull’autofinanziamento.

A seguito delle affermazioni della consigliera Sassoli in Consiglio comunale e di articoli giornalistici, la lista civica Città Persone, da anni presente in città e da sempre impegnata in modo coerente e trasparente, desidera esprimere la propria posizione in modo netto, non intendendo subire attacchi dovuti solo a reazioni inconsulte e ben lontane da un modo di fare politica e informazione responsabili e di degno livello qualitativo.

Per quanto concerne le accuse infamanti nei confronti di Michele Faglia, l’interessato si riserva di procedere nelle sedi opportune.

Lista civica Città Persone

 

Intervento Sassoli in consiglio comunale e risposte di Faglia

Desideriamo rendervi espliciti alcuni passaggi in relazione all'intervento in consiglio comunale della consigliera Sassoli per una migliore comprensione di quanto accaduto

Sassoli:

1- “…era presidente della commissione urbanistica e consigliere comunale poco prima che si firmasse il documento di inquadramento che ha stabilito quali sono le prioritarie aree di intervento in città. Come presidente della commissione urbanistica si è interfacciato con l’assessore all’urbanistica dal quale è emerso il documento di inquadramento dei pii dove si identificano le 21 aree di intervento principalmente sull’asse del Villoresi, dal quale l’area De Ponti è estranea”

“Il documento di inquadramento è stato approvato nel mese di febbraio e il consigliere Faglia si è dimesso a gennaio: è chiaro però che un documento del genere si prepara in un mese”

Faglia:

"Sono stato presidente della commissione urbanistica dalla seduta di nomina del 3 ottobre 2012 sino all’ultima seduta del 12 dicembre 2012. la commissione urbanistica non ha mai trattato tematiche legate al documento di inquadramento dei PII.

Ho rassegnato le dimissioni da consigliere comunale il 28 dicembre 2012, con surroga avvenuta nel primo consiglio comunale utile, quello del 10 gennaio 2013.

Ho preso visione del documento di Inquadramento  dei PII nel febbraio 2013, prima il documento NON ESISTEVA e non se ne trattò in alcuna sede, né in commissione urbanistica  né in altre sedi.

In esso a pag. 22 ( vedi Allegato- contenuti del documento di inquadramento) viene specificato che la individuazione delle 21 aree costituisce una semplice priorità“..ferma restando la disponibilità dell’Amministrazione Comunale ad esaminare proposte di PII relative ad ulteriori ambiti con analoghe caratteristiche."

Quindi non viene preclusa la possibilità di coinvolgere altre aree, oltre a quelle lungo il Villoresi e il Lambro, che siano d'interesse strategico, in particolare connesse al sistema Villa e Parco nonché il viale Cesare Battisti; tanto è vero che sono pervenute 5 proposte di PII, ora all’esame della Giunta, di cui solo 2 rientrano tra i 21 casi individuati nel Documento di Inquadramento.

Proprio il PDL presentò 2 emendamenti , il n. 9 e il n.18, in data 18.04.2013 (vedi Allegato) nei quali si richiedeva di inserire esplicitamente viale Cesare Battisti tra gli assi portanti della riqualificazione urbana.

L’area è indubbiamente tra le aree dismesse più consistenti e visibili (16.000 mq.davanti a l viale di accesso alla Villa reale, in zona di vincolo ambientale) ed una sua esclusione sarebbe stata una cosa errata;  peraltro la stessa zona è individuata tra le aree dismesse nel PTCP provinciale (vedi Allegato).

Sassoli:

  1. “C’è il fatto urbanistico e quello etico: per quanto riguarda il progetto se i dati che ho a disposizione sono veritieri, risulta che sono stati approvati 10.000 metri quadrati di superficie, quando nella variante Romani ce n’erano 7.000.
  2. “Poi c’è la questione etica: vorrei chiedere ai consiglieri della Lista Faglia se non si sentono in imbarazzo per il fatto che l’esponente massimo del loro movimento politico si è reso protagonista di una colata di cemento”

Faglia:

Si omette di citare l’emendamento Ghezzi & c. approvato a maggioranza nel CC del 20.03.2012, ( vedi Allegato) con una procedura alquanto discutibvile (il presidente del consiglio lo pose immediatamente in votazione senza presentazione e discussione), che prevedeva nell’area in viale Battisti una slp di 15.000 mq. ( la Sassoli è in errore)  a destinazione prevalente residenziale di cui 4.000 in trasferimento ( unico caso a Monza,non si capiva a che titolo!) dall’area in via Boccaccio (ex Centro sociale- area sottoposta a vincolo idrogeologico rischio 4, quindi inedificabile) e dall’area di via Cantore/Grazie Vecchie , favorendo così alcuni privati a scapito di altri.

Con una volontà edificatoria, quindi, ben maggiore rispetto a quanto oggi viene richiesto.

Se poi si confronta la proposta di progetto di PII di viale Battisti con le altre 4 presentate su aree dismesse, è facile vedere che non si tratta di una 'colata di cemento' ma anzi è presente molto spazio dedicato alla città ( spazio verde, ciclo pedonali, auditorium e sede del Liceo musicale Appiani) e non occupato da residenziale privato.

Riguardo agli aspetti etici non posso che ricordare come gli anni di impegno istituzionale testimonino quanto  sia lontana da me ogni forma di comportamento che promuova interessi privati personali.

Durante i cinque anni da Sindaco ho sospeso ogni mia attività professionale.

L’incarico da parte della Fondazione De Ponti è del 17.06.2013, quindi in tempi distanti dalle mie dimissioni da ogni incarico istituzionale.

Nego totalmente, in quanto estraneo alla mia etica personale, di aver prefigurato situazioni di mio vantaggio personale o di aver effettuato pressioni indebite nei confronti dei decisori.

Se esistono prove in tal senso , le rendano pubbliche , senza portare avanti insinuazioni senza alcun fondamento.

Credo di aver pieno diritto di poter operare professionalmente a Monza senza dovermi nascondere dietro altri (pratica molto usuale), pur nella consapevolezza di dovermi assumere, per il ruolo pubblico che ho rivestito in passato, una doppia responsabilità.

 

                                             Michele Faglia

                               Presidente Lista civica Città Persone