Un sabato pomeriggio fra Memoria e Solidarietà.
 IMPORTANTE  INIZIATIVA DELL'A.N.P.I.

realizzata in collaborazione con l'Istituto di Agraria "L. Castiglione" di Limbiate, le Associazioni dei disabili  e le Amministrazioni comunali  di Limbiate e Bovisio Masciago
16 Novembre a Limbiate, inaugurazione della Mostra "Aktion T4"  e Convegno sulla  "Disabilità oggi (in tempi di crisi)".
Da giovedì 21 a sabato 30 Novembre la mostra "AKTION T4"  sarà esposta presso la Sala mostre, 3° piano del Palazzo municipale di LIMBIATE

Un pomeriggio per discutere di disabilità,  cominciando con l'esposizione all'interno dell'area dell'ex manicomio di Mombello  (oggi all'interno dell'istituto di Agraria "Castiglioni")  della Mostra "Aktion T4", che racconta e documenta la storia dello sterminio dei disabili nella Germania nazista. Il pomeriggio dell'inaugurazione  si terrà un Dibattito pubblico sulla "Disabilità, oggi" con le Associazioni. 
La mostra resterà nell'Istitituto di Agraria fino al mercoledì successivo per poi trasferirsi nella Sala Mostre del Comune.

L’iniziativa è nata dalla riflessione  delle sezioni A.N.P.I. di Bovisio Masciago e Limbiate sullo sterminio dei disabili ad opera dei nazisti,  e successivamente ha cercato di capire  qual'è la situazione dei cittadini disabili nel nostro tempo,  quale considerazione e quale contributo la nostra società possa offrire  a tutti coloro che si trovano a vivere una situazione di disabilità,  in prima persona o a fianco di propri cari, per malattia, incidenti o vecchiaia.
 
La mostra su “Nazismo e Disabilità” è una importante ricerca storica  che approfondisce in particolare le origini ovvero il “programma” di sterminio  delle persone disabili e dei malati di mente denominato Aktion T4  cioè l’autorizzazione all’eliminazione della “vita indegna di essere vissuta” con particolare riferimento ai malati di mente incurabili. Dall’autunno del 1939 e fino all’agosto del 1941  il programma di sterminio delle persone disabili  si attuò in sei centri di uccisione appositamente istituiti  per poi proseguire all’interno degli Istituti di cura  e nei campi di concentramento.

Questa mostra è stata inaugurata in occasione dell’XI congresso mondiale  di Psichiatria ad Amburgo nel 1999  grazie al lavoro di ricerca del prof. Michael von Cranach,  direttore dell’Istituto psichiatrico di Kaufbeuren  ed è frutto di una lunga e laboriosa ricerca effettuata  presso gli Archivi della Clinica da lui diretta,  rappresenta un patrimonio storico, sociale, politico e umano straordinario.

La mostra è articolata in trentatre pannelli nei quali sono descritti  gli avvenimenti attraverso documenti e fotografie. Essi permettono di avere un quadro completo di quello che avvenne  con la soppressione dei più deboli,  dei più bisognosi di aiuto che non rientravano  nell’idea di perfezione elaborata dalla logica nazista,  rappresentando in scala ridotta le “prove generali” per la messa a punto,  nel senso anche burocratico del termine,  di quella macchina di morte che di lì a poco si mise in moto e uccise  6 milioni di ebrei, mezzo milione di zingari,  prigionieri di guerra, omosessuali,  testimoni di Geova ed esponenti politici dell’opposizione.

La mostra parla di atrocità attraverso documenti riguardanti singoli casi,  che mettono a fuoco il dolore e la tragedia individuale,  ci troviamo di fronte a casi chiamati per nome, esseri umani  che si videro strappare gli affetti più cari  proprio dalle persone e dalle Istituzioni in cui avevano riposto più fiducia.  Essa continua poi illustrando gli esperimenti medici che venivano condotti su bambini  quali l’iniezione del bacillo della tubercolosi per vedere e studiarne gli effetti devastanti.  La mostra ci porta infine al dopoguerra, al processo di Norimberga ai medici nazisti,  al silenzio ed all’indifferenza che ne seguirono per oltre venti anni,  prima che alcuni psichiatri di nuova generazione  sollevarono questo imbarazzante velo su questo pezzo di storia.

Essa è già stata esposta in alcune città europee (Atene, Vienna)  e a partire dal 2003 è stata esposta anche in Italia. La mostra è stata riprodotta per renderla itinerante e fruibile,  in pannelli pvc (dimensioni 2 m x 70 cm)