SCIOPERO CON MANIFESTAZIONE A MONZA 15 NOVEMBRE ‘13

Più di mille persone hanno partecipato questa mattina alla manifestazione e al comizio in Piazza Roma a Monza di CGIL CISL UIL in occasione dello sciopero di quattro ore indetto dal Sindacato nazionale.

La partecipazione mi sembra un risultato eccellente – sostiene Maurizio Laini, segretario generale della CGIL MB - considerate due concomitanze: la forte pioggia e il comizio di Susanna Camusso nella versione milanese della manifestazione”.

Nel corteo spiccavano gli striscioni di numerose aziende di MB.

C’erano la  Star di Agrate, la Carrier (meccanica di Villasanta), la Colmar (tessile di Monza), la Microtecnica div. Magnaghi (meccanica di Brugherio), la Beta Utensili(meccanica di Sovico) e alcune tra le principali aziende del distretto vimercatese dell’h. tech, in particolare spiccavano gli striscioni dell’Alcatel-Lucent, della Bames, diSem e di Micron.

Molte categorie sindacali erano rappresentate dalle proprie bandiere: particolarmente folta la presenza dei lavoratori pubblici (dell’ASL e del S.Gerardo, del Comune diMonza e degli Enti Locali della Provincia), della scuola e dei pensionati.

A questo proposito, nel corso del comizio conclusivo, Maurizio Laini ha ironizzato sulle dichiarazioni del Sindaco di Firenze Matteo Renzi:

“……….Qui salutiamo quel politico spiritoso che rimprovera il sindacato di avere al suo interno un buon 50% di pensionati: perché, i pensionati non sono cittadini? Non è un valore averli nel Sindacato? E comunque dimezzando i totali di CGIL CISL UIL vien sempre fuori un bel sei sette milioni di lavoratori e lavoratrici attivi iscritti. Quali sono le organizzazioni di massa che possono mettere in campo questa forza, questa vitalità? Temo che lui abbia – come del resto tutta la politica, oggi – problemi ben più gravi dei nostri, in termini di elaborazione, di idee, di partecipazione, di capacità di mobilitazione, di consenso….....”.

L’intervento conclusivo del segretario della CGIL era stato introdotto dalle note della canzone di Rino Gaetano “Ma il cielo è sempre più blu”, che avevano indotto il relatore a notare che “……siamo gente ottimista, che ha fiducia! Ci vuole un bel coraggio a vedere il blu questa mattina grigissima e gonfia di pioggia…..”.

Del resto, nel ragionamento di Laini c’era poco ottimismo, soprattutto per quanto riguarda la situazione produttiva e occupazionale del territorio di Monza e Brianza:”……la situazione occupazionale della nostra provincia è letteralmente devastata dai cinque anni di crisi: a dicembre 2012 erano 5.500 i lavoratori di MB in mobilità; a settembre 2013 sono già 4.600 – ha esordito la propria analisi Laini -.

A questi vanno aggiunti (difficile averne il conto) i giovani che non hanno lavoro; i precari che saltellano da un posto all’altro senza mai centrare la stabilizzazione; i lavoratori in cassa che non hanno già oggi prospettive di rientro in azienda; quattromila esodati;

Tra i lavoratori metalmeccanici la mobilità aumenta di 600 unità tra il settembre 2012 e il settembre 2013, mentre sono qualcosa come 7.000 gli esuberi dichiarati.

Solo nel distretto high tech del vimercatese ancora  tre anni fa erano occupati 10.000 lavoratori, ma: IBM si è trasferita, Bames e Sem sono fallite, tra Alcatel, Lincra, Compel, Micron e ST si contano 1.700 esuberi dichiarati.

Nel legno arredamento abbiamo perso brand storici e il distretto dell’eccellenza di Monza e Brianza cede centinaia di posti di lavoro nelle piccole imprese e nelle imprese artigiane.

Se dobbiamo credere ai dati della Cassa edile nel 2013 il lavoro nelle costruzioni è calato ormai del 25% rispetto all’inizio della crisi.

Il settore tessile è praticamente sparito dal territorio. Gli alimentaristi hanno i loro problemi: primi fra tutti quelli della Star che a bassa voce annuncia delocalizzazioni.

In Italia sono 300.000 i lavoratori pubblici cessati e non sostituiti negli ultimi sette anni. Anche qui da noi la Pubblica Amministrazione fa i conti con organici insufficienti, turn over non coperti, precari”.

Per credere nella possibilità di conservare le nostre eccellenze manifatturiere, il nostro lavoro di ricerca, la nostra capacità di innovare c’è bisogno di investimenti – ha continuato Laini -.

L’agenda digitale, la banda larga, le infrastrutture materiali e immateriali; la qualità e il funzionamento della PA, della giustizia, del sistema scolastico, della formazione, del mercato del lavoro: sono titoli di investimenti necessari a mettere le aziende in condizione di restare o di venire qui”.

A proposito della legge di stabilità Maurizio Laini ha sostenuto le ragioni del contrasto che CGIL CISL UIL intendono sviluppare ai contenuti del testo approdato in Parlamento.

In particolare per il segretario della CGIL mancano risorse per gli investimenti e una rimodulazione del carico fiscale che sollevi lavoratori e pensionati e diriga la propria attenzione al recupero dell’evasione fiscale e alla tassazione, almeno ai livelli europei, delle rendite finanziarie.

E’ una questione di giustizia, ma persino di sostegno alla domanda interna; ha ragioni di carattere sociale, ma anche di carattere economico” ha detto.

E in questo modo ha concluso:

CGIL CISL UIL chiedono un cambiamento della legge di stabilità, in modo da avvicinare il raggiungimento degli obiettivi più grandi; in modo da convincere il paese che la direzione giusta è l’investimento per il futuro dell’occupazione e la maggiore capacità di spesa delle famiglie italiane. Che la direzione giusta è il cambiamento radicale delle politiche europee di austerità, di solo rigore che si sono rivelate fallimentari.

Il fatto che lo sciopero sia unitario non è una cosa da poco, tanto per cominciare.

Dimostra che la condizione economica e sociale del paese ha raggiunto i limiti di guardia; che c’è consapevolezza nel sindacato della necessità di costruire risposte indifferibili ai lavoratori e ai pensionati.

Non credo che l’iniziativa di oggi rimarrà isolata: discuteremo un itinerario che accompagnerà la discussione e il confronto unitario con il Governo e il Parlamento, torneremo in piazza, porremo di nuovo i problemi fino a quando i lavoratori saranno ascoltati e presi sul serio”.

Monza, 15 novembre 2013

CGIL Monza e Brianza

Via Premuda, 17 - 20900 Monza MB