Tilt, associazione di giovani della sinistra, ha in questi giorni affiso a Monza e in tutta Brianza degli adesivi vicino ai Bancomat per chiedere reddito minimo garantito contro la precarietà.Come Tilt da tempo nei nostri molteplici percorsi discutiamo, proponiamo vie di uscita e attuiamo modalità concrete per rispondere alla precarietà. La precarietà racchiude in sè una moltitudine di ambiti, stati d'animo, esperienze di vita frustranti: la precarietà è anche l’ansia provata di fronte a uno sportello bancomat mentre attendi di scoprire a quanto ammonti il tuo conto corrente.Allora abbiamo voluto noi far dire alle banche quello che non diranno mai, che il reddito è uno strumento di rilancio dell’economia reale e dei consumi, una via di uscita dalla crisi in direzione radicalmente opposta rispetto a quelli finora data dai governi, che si chiamino Berlusconi, Monti o Letta.Il reddito minimo garantito in primis, uno strumento che permetterebbe di portarci fuori dalla ricattabilità e dalla attualità che di garantito ha solo l’assenza di futuro.Dalle banche, gli attori simbolo della finanza e dello strozzinaggio precario, abbiamo voluto lanciare l'avviso ai clienti che non c’è più tempo da perdere, che le vite non possono essere negate dai governi, dalla troika e dalla BCE, e che al pareggio di bilancio, alla pacificazione nazionale, alla stabilità economica, noi contrapponiamo la vittoria dei nostri sogni, la pacificazione coi nostri progetti condivisi e la stabilità delle nostre vite.
"Non chiedere credito, reclama reddito!"