Pedemontana, su tratta B2 sindaci Brianza si aspettano da Regione risposte chiare. Richiesto incontro urgente con presidente Maroni.

Monza, 6 febbraio 2014 – “Su Pedemontana i sindaci della Brianza si aspettano da Regione Lombardia risposte chiare, per questo hanno chiesto un incontro urgente direttamente con il presidente Maroni. I primi cittadini vogliono notizie certe sui finanziamenti e sui tempi di realizzazione della tratta B2, ovvero l’adeguamento dei 9,5 chilometri della Milano-Meda tra Lentate sul Seveso e Cesano Maderno, senza il quale, quando sarà attivato il tratto di Pedemontana (B1) proveniente dalla autostrada dei Laghi, la stessa Milano Meda e tutta la viabilità locale di un importante distretto industriale saranno inevitabilmente destinate a un sicuro collasso”.

Lo dichiara il presidente dell’assemblea dei 55 sindaci brianzoli, Roberto Scanagatti, sindaco di Monza, dopo che ieri durante la riunione dei primi cittadini della Brianza i sindaci di Cesano Maderno, Seveso, Meda, Barlassina e Lentate sul Seveso hanno illustrato i contenuti di una lettera inviata nei giorni scorsi al presidente di regione Lombardia, Roberto Maroni.

“Oltre a chiedere risposte urgenti alla Regione – aggiunge Scanagatti -, abbiamo inoltre deciso di avviare una serie di azioni sui territori interessati dai lavori Pedemontana, che già oggi registrano situazioni di degrado e ricadute economiche negative, proprio a causa dell’incertezza circa i destini delle aree e delle attività interessate dalla nuova tratta autostradale. Alle iniziative coinvolgeremo i consiglieri regionali e i parlamentari del territorio”.

“Tutti i sindaci della Brianza – dice ancora il presidente dell’assemblea - sono a fianco dei primi cittadini della Valle del Seveso che vivono con preoccupazione l’incertezza di quanto potrà accadere al territorio e alle comunità. Per questo sostengono la richiesta al Presidente Maroni di un incontro chiarificatore che non può più essere rinviato. Se la Pedemontana doveva essere una infrastruttura essenziale anche in vista di Expo, quello che si sta prefigurando va esattamente nel senso opposto perché l’opera incompleta peggiorerà un sistema viabilistico già oggi al limite, che rischia di mettere in ginocchio uno tra i più importanti distretti produttivi e commerciali dell’intero paese”.

Ufficio stampa del Comune