AL DEPURATORE SAN ROCCO TORNA IN FUNZIONE L’IMPIANTO DI ABBATTIMENTO ODORI
Con l’autorizzazione concessa dalla Provincia, scatta il via libera alla riaccensione della nuova sezione dell’infrastruttura che sarà rimessa in esercizio entro metà marzo.
Monza, 17 febbraio 2014 - Sarà riattivato entro i primi quindici giorni di marzo, il Biothelys, il nuovo impianto in grado di ridurre i miasmi derivanti dai fanghi di depurazione. Il semaforo verde è arrivato dalla Provincia di Monza e della Brianza che, con una Conferenza di Servizi, ha ridefinito una serie di parametri tecnici e concesso tutte le autorizzazioni necessarie alle emissioni in atmosfera, valide per l’intero depuratore San Rocco, di Monza.
“Una gran bella notizia per gli abitanti del quartiere e per l’intera città. Già durante le fasi di collaudo dell’estate scorsa, questa sezione impiantistica ha ampiamente dimostrato tutta la sua efficacia, con una significativa contrazione dei miasmi e un miglioramento delle condizioni ambientali nell’intera area” – commenta l’Amministratore Unico di Alsi, Filippo Carimati.
Tecnicamente indicato come Master Plan 1B, il Biothelys consiste in un sistema di trattamento sui fanghi di depurazione provenienti dai trattamenti primari ed ossidativi sui liquami. L’importanza di questa sezione, oltre che nel miglioramento nel processo depurativo dei fanghi, sta nel fatto che, riuscendo a trattare tutti i quantitativi presenti nelle attuali vasche, abbassa le eventuali esalazioni dovute ai fanghi residui nelle vasche a cielo aperto, responsabili in buona percentuale degli odori.
“La Provincia ha consentito la riapertura dell’impianto aumentando i punti di controllo e prescrivendo verifiche semestrali sulle emissioni in atmosfera – spiegano il Presidente Dario Allevi e l’Assessore Provinciale all’Ambiente Martina Sassoli – Queste misure, unite alle indagini olfattometriche e alle rilevazioni sulla dispersione degli odori, garantiscono la tutela della salute pubblica, grazie a un monitoraggio preciso, rigoroso e puntuale” .
Aggiunge il Sindaco di Monza, Roberto Scanagatti: “Una novità positiva attesa da tempo. Il Comune di Monza è determinato a proseguire su questa strada. In linea con questa impostazione è anche la soluzione prospettata di recente in Consiglio comunale da Alsi per accorciare i tempi di adeguamento rispetto a quanto previsto in precedenza. Un progetto condiviso a larghissima maggioranza dai consiglieri che darà maggiori benefici ai cittadini permettendo anche un consistente risparmio di denaro pubblico. Devo dare atto al nuovo Amministratore Unico di Alsi di aver dato un impulso decisivo per giungere alla soluzione del problema. I cittadini e l’Amministrazione Comunale aspettano proprio questo: risposte concrete per risolvere i problemi causati dall’impianto di depurazione”.
Posizionato al centro della filiera di trattamenti fanghi , tra l’ispessimento e l’essicamento, la sezione MP 1B si compone di una catena di macchinari e di processi termici nonché di un’ imponente sezione di trattamento aria: due torri scrubber alte 13 metri, un combustore e una batteria a carboni attivi. E’ stato realizzato a partire dal 2009 (Fase 1 del Master Plan) e concluso nell’aprile 2012, con un investimento di 10 milioni di euro, di cui quasi un quarto per la linea abbattimento odori. A seguito del suo completamento, il raggruppamento temporaneo d’imprese, Siba- Degremont che l’ha realizzato, ha provveduto a effettuare i “test” previsti dalla legge per i sei mesi seguenti. Quindi, il collaudo è continuato da febbraio a ottobre dell’anno scorso. Nei periodi di funzionamento si è potuto constatare un effettivo miglioramento delle condizioni ambientali del quartiere San Rocco, con una diminuzione dei miasmi.
L’impianto sarà riavviato a cura dalla Siba- Degremont per la fase conclusiva del collaudo. Quindi, come le altre sezioni del depuratore monzese, sarà preso in carico da Brianzacque, gestore unico del servizio idrico integrato nella Provincia di Monza e della Brianza.
“Oltre agli indiscutibili benefici di carattere ambientale – sintetizza Gianfranco Mariani, Presidente di Brianzacque - la riattivazione del Biothelys comporterà una riduzione del volume di fanghi da trattare e una maggior produzione di biogas da riutilizzare come combustibile a uso aziendale. Vantaggi che, in definitiva, si traducono in una contrazione dei costi di gestione aziendale”.