SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA DELL'8 MARZO 2014 TENUTESI A S. ROCCO MONZA, SULLA VICENDA DEL DEPURATORE
In apertura, Biagio Catena Cardillo, referente del Comitato Beni Comuni MB,ha illustrato i motivi della conferenza, consegnando ai presenti un documento che fa la sintesi della tormentata vicenda del depuratore. Catena Cardillonel suo intervento ha stigmatizzato l'atteggiamento sia della Giunta monzese che dell'attuale amministratore unico di Alsi sig Carimati: "Scanagatti in qualità di vice sindaco nella giunta Faglia 2002 appoggiò questo master plan. Oggi ha cambiato opinione: non ne capiamo le ragioni. Non riusciamo ad individuare motivi economici o tecnici che possano giustificare queste scelte".
Non è tutto. Il signor Carimati ha recentemente, in consiglio comunale, dichiarato di appoggiare la cosiddetta variante del sindaco, sottacendo però non solo i rischi di inadempienza contrattuale, ma anche le cifre reali, numeri che renderebbero tale variante operazione inutile.Nicola Di Napoli del Comitato Fuori dal Pantano ha rincarato la dose: "Chiediamo le dimissioni di Carimati e diamo ancora un po' di tempo a Scanagatti per ravvedersi." Claudio Angotti (Comitato San Rocco) ha mostrato le piantine del progetto master plan originale e della variante, denunciando non solo l'invasività e l'inefficacia ma anche la totale inutilità di quest'ultima. Angotti ha pure messo in discussione la professionalità dei soggetti preposti alla guida del depuratore ai quali è stato conferito il Sistema Idrico Integrato della Brianza.
Il direttore dell'Osservatorio Antimafie di MB Marco Fraceti è stato lapidario: "alla società civile viene chiesto di fare prevenzione denunciando sperperi e abusi di potere. Nel caso di Brianzacque e depuratore, siamo proprio qui a denunciare quell'area grigia, non trasparente, nei rapporti fra l'amministrazione comunale e i cittadini, tra Brianzacque e i cittadini. Lavori assegnati e mai avviati con ricorso al Tar delle imprese aggiudicatarie. Siamo in presenza di inchieste della magistratura che stanno producendo danni economici incalcolabili a causa della malamministrazione del comune e di Brianzacque; danni che rischiano di ricadere sui Cittadini e i Lavoratori di Brianzacque e Alsi.
Infine, Marco Fumagalli del Comitato Beni Comuni, dice che la volontà di fermare il Master Plan nasce dalla carenza di risorse finanziare che sono tutte destinate a ripianare i debiti della Brianzacque. Con la fusione le risorse destinate al Master Plan verranno usate per coprire i buchi di una gestione fallimentare. Per questo la fusione deve essere impedita. Tra l’altro la fusione si base su attestazioni di valore non corrette in quanto non tiene conto dei gravissimi episodi di cronaca giudiziaria che purtroppo abbiamo letto in questi giorni. Oltre a quanto abbiamo già da tempo denunciato nel disinteresse di una politica cialtrona. Gli atti dei Comuni già non adeguatamente motivati sono ora falsati da un situazione patrimoniale e reddituale gravemente compromessa. In un Paese normale le istituzioni si preoccuperebbero di fermare un tale atto.
Per tutta questa serie di motivi, i Comitati danno appuntamento ai Cittadini di San Rocco e Monza per una manifestazione, prevista a breve, per ribadire: "basta puzze, smettiamo di ingannare i Cittadini, proponendo a loro piani alternativi inesistenti e mistificatori, sì al progetto che si è aggiudicato legittimamente l'appalto.Chiediamo l'immediato avvio dei lavori e il relativo piano di finanziamento per rendere moderno il depuratore e rendere finalmente vivibile il quartiere San Rocco.
PRESENTI ALLA CONFERENZA STAMPA: COMITATO SAN ROCCO - COMITATO FUORI DAL PANTANO- COMITATO BENI COMUNI - OSSERVATORIO ANTIMAFIE MB.- RIFONDAZIONE COMUNISTA DI MONZA - MOVIMENTO CINQUE STELLE DI MONZA.