LA FONDAZIONE MAUGERI DISDETTA GLI ACCORDI SINDACALI
FSM (Fondazione Salvatore Maugeri) decide, in modo unilaterale, di non applicare più gli accordi integrativi presenti nelle singole strutture sul territorio nazionale e intende applicare il CCNL della Sanità Privata.
Venerdì 4 luglio 2014, la FSM ha inviato a tutte le sigle sindacali e alle RSU la disdetta, con decorrenza 1/10/2014, di tutta la contrattazione collettiva integrativa e della applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) della Sanità Pubblica.
La Fondazione Salvatore Maugeri è una importante impresa che opera nella Sanità convenzionata e accreditata con sede nazionale a Pavia: occupa circa 3.500 lavoratrici e lavoratori di cui circa 2.000 in Lombardia.
La Fondazione Maugeri di Lissone, pur essendo una piccola realtà con circa 60 dipendenti, svolge una importante attività di riabilitazione di rilievo nazionale e quindi non solo per i cittadini di Lissone e della provincia di Monza e Brianza. La sede di Lissone fornisce assistenza e cura a circa 50 pazienti in regime di degenza ordinaria, oltre a 30 trattamenti riabilitativi giornalieri rivolti a pazienti ambulatoriali e circa 35 trattamenti riabilitativi per utenti in regime di MAC (Macro Attività Ambulatoriale, ex Day Hospital).
La Fondazione Maugeri denuncia il permanere di difficoltà economiche e finanziarie emerse all’indomani delle note vicende giudiziarie che hanno visto coinvolti i suoi gruppi dirigenti.
Problemi che sono dovuti a scelte gestionali e ad investimenti sbagliati più che al costo del lavoro, agli accordi integrativi e al contratto nazionale.
L’applicazione del contratto nazionale della sanità privata comporta la riduzione dello stipendio dei lavoratori variabile dal 10 al 30%, oltre alla riduzione delle indennità specifiche.
Ancora una volta ci troviamo davanti alla scorciatoia di un conto fatto pagare alle lavoratrici ed ai lavoratori che, in questi anni, hanno continuato a garantire qualità del servizio rivolto agli utenti, impegno e professionalità, nonostante le preoccupazioni crescenti per le notizie riportate dalla stampa circa la situazione del gruppo.
All’interno del gruppo Maugeri, la sede di Lissone rappresenta un caso particolare.
Nonostante i bilanci in costante attivo, a Lissone non sono mai stati riconosciuti premi economici collettivi, incentivi e indennità previsti dalla contrattazione aziendale in altri istituti del Gruppo Maugeri (Pavia, Montescano, Tradate sono i principali). In questo modo, le differenze nei trattamenti economici tra dipendenti professionisti aventi stessa categoria e anzianità possono essere rilevanti, fino a qualche centinaia di euro.
Grazie all’impegno dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali, a Lissone sono stati sottoscritti, nell’ultimo anno, due significativi accordi aziendali, per ridurre quelle differenze che hanno causato un trattamento non equo tra dipendenti.
L’ultimo accordo, relativo a progressioni di inquadramento, è stato sottoscritto lo scorso 11 giugno, dopo la proclamazione dello stato di agitazione.
La Direzione della Fondazione Maugeri ha provveduto a rassicurare i lavoratori e le rappresentanze sindacali circa la volontà di rispettare gli impegni previsti dall’accordo di giugno, ma rimane la disdetta di quelli precedenti e del contratto nazionale.
Per queste ragioni, la RSU e organizzazioni sindacali nel dichiarare lo stato di agitazione di tutto il personale,respingono l’attacco ai diritti e il taglio delle retribuzioni, contestano l’iniziativa unilaterale della Fondazione Maugeri, chiedono la revoca della disdetta e sollecitano l’apertura di un confronto per esaminare la situazione della Fondazione e concordare eventuali soluzioni.
RSU Fondazione Maugeri Lissone FP CGIL FSI
Lissone 14 luglio 2014