Oggetto: situazioni di crisi settore metalmeccanico in Brianza
Monza 31 luglio 2014
Inviamo i dati del monitoraggio curato dalla Fim Cisl Monza Brianza Lecco e relativo alle situazioni
di crisi nel territorio di Monza e Brianza, riferito al periodo gennaio – giugno 2014.
In tutta la Brianza in questo primo semestre sono 244 (contro le 229 del semestre precedente) le
aziende industriali ed artigiane coinvolte da processi di crisi e/o difficoltà con un totale in queste
realtà di 10.765 (erano 9.409) addetti occupati e 7.931 (erano 6.617) addetti coinvolti dall’utilizzo di
“ammortizzatori sociali”.
Nello specifico i dati, in difetto positivo (mancano alcuni dati di realtà dove come Fim Cisl non
siamo al momento a conoscenza), relativi al settore metalmeccanico e del territorio della Brianza
vedono:
100 aziende (erano 114) con l’utilizzo di cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) e
2.055 addetti coinvolti (erano 2.347)
25 aziende (erano 19) con l’utilizzo di cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) e
2.020 addetti coinvolti (erano 1.306)
12 aziende (erano 7) con l’utilizzo dei contratti di solidarietà (CdS) e 2.954 addetti
coinvolti (erano 2.177)
94 aziende (erano 81) con l’utilizzo di cassa integrazione in deroga con 492 addetti
coinvolti (erano 488)
20 aziende (erano 12) hanno utilizzato la procedura di mobilità (licenziamenti) con 410
addetti coinvolti (erano 299).
Come si vede nel primo semestre 2014 in rapporto al secondo semestre dell’anno scorso, vi è
stato un aumento del numero delle aziende interessate a processi di crisi e anche dei lavoratori
coinvolti complessivamente. Vi è stato un calo sia delle aziende che dei lavoratori collocati in
cassa integrazione ordinaria, aumentano le aziende che utilizzano la cassa in deroga ma di poco il
numero dei lavoratori coinvolti, mentre è aumentato il numero di aziende e dei lavoratori coinvolti
con il ricorso alla cassa integrazione straordinaria e ai contratti di solidarietà. E’ aumentato il
numero di aziende e dei lavoratori coinvolti dalla mobilità, 4 di queste sono aziende fallite con 217
lavoratori licenziati; quello della mobilità rimane per il momento un processo ancora “governato”
tra le parti.
L’aumento del numero delle aziende e dei lavoratori coinvolti dall’utilizzo dei contratti di solidarietà
è, pur nella difficoltà e nella crisi, un aspetto positivo perché si continua a tenere le persone
all’interno delle aziende.
Permangono situazioni di aziende dove si utilizza uno strumento “doppio”, es. oltre alla CIGS si
utilizza anche la CIG in deroga per la presenza di apprendisti oppure CIGO e/o CIGS e mobilità.
In altre aziende nello stesso periodo si è passati da uno strumento all’altro, ad esempio dalla
CIGO alla CIGS oppure dalla CIGS ai CDS, va segnalato che per comodità di rilevazione si è
inserito lo strumento utilizzato per ultimo.