LETTERA APERTA AI SINDACI DEI COMUNI INTERESSATI DA PEDEMONTANA
Bovisio Masciago, 12 settembre 2014
Gentile Signor Sindaco,
le scriviamo per condividere con lei una riflessione e farle un invito. Il mondo sta velocemente cambiando e la crisi sociale ed ambientale in cui sta sprofondando, sta evidenziando sempre di più che si deve altrettanto velocemente cambiare direzione e mentalità. In tale contesto, diventa fondamentale riscoprire la forza della comunità e il valore del suo territorio, delle sue relazioni e del suo delicato equilibrio ambientale. In quest’ottica, siamo seriamente sempre più preoccupati da progetti che riguardano da vicino le nostre vite e che vanno, purtroppo, nella direzione opposta rispetto a dove, invece, si trova l’orizzonte del cambiamento che noi auspichiamo e per cui ci stiamo impegnando. Ci stiamo riferendo, in particolare, al progetto di Autostrada Pedemontana Lombarda che persegue un modello di sviluppo ormai superato, uno sviluppo energivoro, che punta al trasporto su gomma, che divora suolo, denaro pubblico e peggiora irreparabilmente le condizioni di vita dei territori che attraversa. Quel tipo di mondo che questi progetti perseguono, è inesorabilmente svanito ormai da tempo come neve al sole, superato dai problemi che il pianeta terra e le sue comunità di persone stanno affrontando e dovranno affrontare sempre di più, se si continua di questo passo senza cambiare decisamente rotta. Come lo sappiamo noi, anche lei signor Sindaco, sa che questo progetto non serve. Ne siamo convinti, perché è palese che: incrementerà in maniera esponenziale il consumo di suolo; porterà nuovo traffico (e quindi nuovo inquinamento atmosferico, con conseguente proporzionale aumento delle patologie respiratorie e non, ad esso legate) nelle nostre comunità; impoverirà le nostre risorse economiche; creerà un cantiere infinito; attraverserà ampi territori ancora inquinati dall’irrisolta diossina TCDD fuoriuscita dall’ICMESA nel 1976; ha previsioni di traffico spropositate a fronte di un generalizzato panorama viabilistico nettamente in calo (vedi il recente caso della BREBEMI) che, in questo modo, alimenta un bisogno di mobilità su gomma fittizio e sovradimensionato. La Pedemontana non ha, infine, alcun significativo investimento privato non riuscendo nemmeno ad attirare nuovi investitori. Gli unici fondi consistenti di cui dispone sono – come sempre – pubblici, quindi di tutti noi, in barba al più che contrabbandato project financing che avrebbe dovuto contraddistinguere la realizzazione di questa autostrada. Ci dispiace poi dover constatare che, in un paese dove le risorse economiche pubbliche sono sempre più deficitarie, a fronte anche di tante piccole opere che, quelle sì, sarebbero utili, necessarie nonché auspicabili per le nostre comunità, quei pochi investimenti pubblici disponibili, vengano letteralmente buttati in questa mastodontica opera fuori scala e fuori tempo, pensata per un mondo che letteralmente non esiste più, così come non può esistere, in un mondo con risorse non infinite, la cosiddetta città infinita, che questo tipo di progetti inutilmente perseguono. Riteniamo che le priorità per le nostre comunità siano altre e che esse siano in linea con l’orizzonte del cambiamento che desideriamo: la cura dell’ambiente in cui viviamo per cominciare davvero una nuova epoca di comunità in transizione a cominciare dai dissesti idrogeologici, dagli spazi aperti sempre più rari, dai parchi sempre più minacciati e che invece andrebbero ampliati, dai territori ancora inquinati e che invece andrebbero risanati. Un ambiente dove siano centrali per la comunità, l’agricoltura di prossimità e l’intermodalità dei trasporti, con più mezzi pubblici, più biciclette, più piste ciclabili e meno auto. Un ambiente in cui, attraverso veri percorsi di ascolto delle comunità, si costruiscano veri progetti condivisi e condivisibili per mezzo dei quali ci si faccia carico di fare la necessaria manutenzione al patrimonio pubblico già esistente: scuole, ospedali, strade ed immobili tristemente vuoti, senza pensare a costruirne di nuovi, se non servono. Gentile signor Sindaco, se quindi come noi, anche lei, condivide queste riflessioni, la invitiamo ad  essere presente con la fascia tricolore alla manifestazione da noi organizzata per dire NO a Pedemontana, indetta per domenica 21 aprile 2014 a Lentate sul Seveso.
Cordialmente,
 Coordinamento NO PEDEMONTANA