Due anni di galleria urbana della SS36 sotto Monza con vantaggi importanti per la qualità dell’aria Traffico, verde, arredo, sicurezza: ecco la situazione
La Galleria urbana della SS36 a Monza compie due anni. E’ stata aperta al traffico il 3 aprile del 2013. Da allora ad oggi sono transitatinel tunnel più di 40 milioni di veicoli, il 27% dei quali camion, che prima attraversavano la città in superficie, in mezzo alle case dei quartieri di Triante e San Fruttuoso.
Nei due chilometri di galleria, l’impianto di filtraggio dell’aria e le pareti rifinite con vernice al biossido di titanio (la cosiddetta vernice “mangiasmog”) in due anni hanno fermato 48 trilioni (48 miliardi di miliardi) di particelle di polveri sottili cancerogene PM10, PM5 e PM 2,5 che prima ristagnavano localmente in superficie. Ricordiamo che ogni veicolo produce in media 600 miliardi di particelle a chilometro, secondo le misurazioni effettuate dall’Ufficio Federale Elvetico per l’ambiente. In termini pratici, i cittadini della zona vi diranno che da quando c’è il tunnel “finalmente si respira”. E il viale Lombardia oggi è sempre più frequentato da pedoni e ciclisti.
Cogliamo l’occasione per fare un punto sulla situazione sotto e sopra.
DENTRO LA GALLERIA
Persistono lamentele dei pendolari in coincidenza con le code che si formano quando l’autostrada A4 a Cinisello, per qualche ragione, non riceve veicoli. In queste occasioni, diverse persone percepiscono una insufficienza del sistema di ventilazione e disinquinamento che nei mesi passati avevamo già segnalato ad Anas. Il problema sembra migliorato, ma non del tutto.
TRAFFICO SOPRATUNNEL E SEMAFORI
La stabilizzazione dei flussi di traffico in questi mesi mostra che il viale Lombardia sopratunnel continua ad essere molto utilizzato, specie nelle ore di punta. Il nuovo sistema semaforico “intelligente” nelle ultime settimane ha cambiato il modo di gestire i flussi, ma ancora non ci siamo, nemmeno in orari non di punta.
Abbiamo poi rilevato un fenomeno singolare che accresce il traffico in superficie senza motivo. Molti automobilisti provenienti da Milano e diretti in centro Monza non usano infatti la galleria, ma nemmeno le vie Romagna e Cavallotti, percorrendo invece in superficie l’intero viale sino al Rondò dei Pini. In sostanza, non utilizzano l’uscita sotterranea “Villa Reale”. Per capire il perché di questo comportamento apparentemente senza senso, abbiamo avviato una indagine a campione e prossimamente diffonderemo i risultati.
TRAFFICO PARASSITA NEI QUARTIERI
Nonostante alcuni sensi unici istituiti dall’Amministrazione Comunale, persiste il fenomeno del traffico parassita dentro i quartieri. A San Fruttuoso siamo di fronte a centinaia di veicoli che attraversano, specie nella direzione nord-sud da Muggiò a Cinisello, continuando ad evitare l’asse della galleria come accadeva nel periodo del cantiere. Dentro Triante, invece, si sono rimescolati i flussi urbani in una misura che sta penalizzando eccessivamente vie minori e di calibro non adeguato. Invitiamo l’Amministrazione Comunale a mettere a punto interventi risolutivi.
VERDE E ARREDO SOPRATUNNEL
Dobbiamo rilevare con disappunto che nemmeno in tempo utile per questa primavera è stato installato l’arredo urbano minimo, cioè panchine e soprattutto cestini. Inoltre, la pulizia di viale Lombardia lascia a desiderare. Siamo preoccupati anche per la manutenzione del verde. Le erbe infestanti stanno prendendo il sopravvento e hanno invaso, in particolare, le zone realizzate con autobloccanti aperti. Mancano numerosi dei cespugli e delle erbe decorative previste, soprattutto sul lato est verso Triante. Nonostante le giornate soleggiate, ventose e secche, non abbiamo ancora visto tornare in funzione dopo l’inverno l’impianto di irrigazione dell’area, una rete complessa – lo ricordiamo – costituita da oltre 7 km di tubi e centinaia di irrigatori. Quello che è nato per essere un esempio di qualità, su un progetto innovativo di verde urbano, rischia di trasformarsi in una situazione di degrado.
SICUREZZA VIALE LOMBARDIA E SPAZI VERDI
Non abbiamo più saputo nulla delle telecamere di sicurezza che erano state promesse e che sarebbero utili anche per contrastare il ritorno del fenomeno della prostituzione. Funzionano quelle gestitre da Anas sulle uscite di sicurezza del tunnel, ma non s’è vista sinora nemmeno una videocamera installata dal Comune.