Cavenago Brianza. Avanti tutta per i progetti di Fondazione Cem Lab: «Tre parchi in filiera» (online con il nuovo sito) e «ComunORTO può fare» (pubblicato il manuale pratico)

Passi avanti per i progetti di punta di Fondazione Cem Lab: “Tre Parchi in filiera” e «ComunORTO può fare».

A Online da questa settimana il sito del progetto “Tre Parchi in filiera” all’indirizzo www.treparchinfiliera.it. Il progetto è promosso dalla Fondazione Cem Lab, dai Parchi del Rio Vallone, Molgora e Cavallera e sviluppato con la Cooperativa Demetra Onlus di Besana Brianza, attraverso il contributo di Fondazione Cariplo. Prosegue anche la promozione sul territorio con due eventi: il 12 Aprile a Carnate - ore 15 presso lo stand del Molgora il laboratorio “Contadini per un giorno” rivolto a tutti adulti e bambini sopra i 3 anni; il 19 Aprile a Cambiago,ore 14.30 nel giardino di Villa Perani con i laboratori “Contadini per un giorno” e “L’orto del minestrone” rivolto a tutti adulti e bambini sopra i 3 anni.

B Disponibile da questa settimana la pubblicazione relativa al progetto «ComunORTO può fare»  promosso da Fondazione Cem Lab, Università Bicocca, Centro italiano compostatori (Cic) e Comuni di Caponago e Carugate, attraverso il contributo di Fondazione Cariplo. Il libretto contiene tutte le informazioni necessarie a chi vuole avviare un progetto di orto comunitario, partendo dalle due case history di Caponago e Carugate. Verrà distrubuito nelle prossime settimane a tutti i Comuni soci di Cem Ambiente e alle comunità aderenti. I cittadini interessati possono scaricarlo dal sito (www.comunortopuofare.it) o richiederlo a Fondazione Cem Lab scrivendo acomunicazione@fondazionecemlab.it.

Per saperne di più sui due progetti

«Tre parchi in filiera» è un progetto di valorizzazione dei prodotti del territorio, che si propone di mettere in rete gli agricoltori locali sotto un unico “cappello” comune. Non solo per la vendita dei prodotti ma anche in vista del rilancio e della promozione di tutto il sistema agricolo, in nome della sostenibilità sociale e ambientale. Grazie a “Tre parchi in filiera” nascerà sul territorio un modello pilota, che avrà per epicentro la Cooperativa di Consumo locale di Mezzago, parte attiva con le sue competenze e i suoi locali messi a disposizione per la vendita dei prodotti degli agricoltori della zona aderenti al progetto. Ma “Tre parchi in filiera” non sarà solo vendita al dettaglio. Sarà anche distribuzione verso canali più strutturati come Gas (Gruppi di acquisto solidale), ristoranti, mense scolastiche e aziendali. E sarà anche un progetto culturale che dovrà incentivare sempre di più l’acquisto consapevole di prodotti “trasparenti”, di cui si conoscono la qualità, il beneficio ambientale e la sostenibilità. I destinatari del progetto sono le aziende agricole del territorio, i consumatori, sia quelli già attenti che quelli meno informati su consumo critico, produzione biologica e alimentazione sana; i ristoranti, le mense pubbliche e private; le aziende di trasformazione dei prodotti che desiderano offrire prodotti di qualità, valorizzando le risorse e le produzioni locali. Ad oggi sono una decina gli agricoltori interessati.

«ComunORTO può fare» è un orto di comunità senza spazi privati, gestito collettivamente secondo i principi della sostenibilità ambientale: no a pesticidi, fertilizzanti di sintesi e sementi Ogm; si a riuso della sostanza organica (compost), uso attento dell’acqua e recupero dei materiali (vasi, staccionate, compostiere, semenzai). Ne abbiamo realizzati due: l’orto di Caponago, gestito dalla Banca del Tempo che si occupa soprattutto dello scambio gratuito di servizi e talenti, nonché del recupero di Valori e Saperi che vanno perdendosi;l’orto di Carugate è gestito da Associazione Milleusi e Cooperativa La Solidarietà di Carugate.

“Oggi sempre di più – spiega il presidente di Fondazione Cem Lab Virginio Pedrazzi - diventa importante strutturare e mettere in rete le tante energie e progettualità che provengono dal nostro territorio che è molto ricco di persone sensibili alla sostenibilità ambientale in tutte le sue forme. Grazie a Fondazione Cariplo questo è possibile, e ci consente di fare progetti in linea con le esigenze della comunità e nello spirito di Expo”.